Sei milioni alle scuole per aiutare i ragazzi a coltivare i loro talenti

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La scuola è il vivaio in cui si formano i nostri ragazzi, dove si confrontano con lo studio e con l’apprendimento. Ma la scuola è anche il luogo in cui i ragazzi devono poter sviluppare la loro creatività, coltivare i loro talenti, approcciarsi alle arti. Se vogliamo far crescere la fame di cultura nei più giovani, dobbiamo perciò farlo partendo dalla scuola.

E’ questo il senso di “Per chi crea”, un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto al Mibac, e approntato in collaborazione con il Miur, in particolare con il Sottosegretario Salvatore Giuliano, con l’obiettivo proprio di avvicinare i nostri ragazzi al mondo delle arti: arti visive, performative e multimediali, cinema, danza, libro e lettura, musica, teatro. Come? Destinando il 10% dei compensi per la copia privata gestiti da SIAE, un tesoretto pari quest’anno a circa 12 milioni di euro, per finanziare progetti culturali e artistici curati dai più giovani, con un occhio di riguardo per il mondo della scuola.

Alle scuole andrà infatti la metà del totale, dunque circa sei milioni di euro. Il 20% del totale, quest’anno quindi circa 2,4 milioni, andrà in particolare alle scuole di periferia, spesso costrette a lavorare in contesti di forte disagio sociale e dove più elevato è purtroppo il tasso di dispersione scolastica. Lì occorre fare lo sforzo maggiore per coinvolgere gli studenti, per dargli un’opportunità, per far crescere in loro la motivazione allo studio.

L’idea che ispira “Per chi crea” è semplice: le scuole elaboreranno progetti in ambito artistico-culturale, una commissione di esperti individuerà i migliori progetti e assegnerà entro il prossimo 30 giugno le relative risorse, le scuole potranno poi svilupparli l’anno scolastico successivo. Per capirci, sei milioni di euro per le scuole significa una platea potenziale di 400-500 istituti, dunque di circa 150mila ragazzi. Una grande platea.

Se con i biglietti a 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni per musei, gallerie e siti archeologici, spettacoli di opera e di balletto abbiamo voluto avvicinare i più giovani al mondo della cultura, con questa iniziativa vogliamo dare a quanti più studenti possibile l’opportunità di misurarsi e di esprimersi con l’arte, di liberare la loro creatività, di inseguire i propri sogni.

Come governo abbiamo il dovere di sostenere la cultura, di promuovere la creatività, di far sì che i più giovani possano crescere coltivando le loro passioni e possano contribuire allo sviluppo artistico, scientifico, culturale e quindi anche civile del Paese. Il Governo del Cambiamento lo sta facendo.

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Fonte Il Blog delle Stelle

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