Siamo programmati per aiutare

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Nel più grande studio mai condotto sulla sorveglianza i ricercatori hanno scoperto che gli estranei intervengono 9 volte su 10 per aiutare le vittime di aggressioni e violenza.

I risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista American Psychologist, ribaltano i precedenti studi che vedevano le vittime di aggressioni ignorate da coloro che si trovano nelle vicinanze. I precedenti studi erano sbagliati? No, probabilmente le dinamiche sociali stanno cambiando.

Quindi cosa hanno scoperto?

Gli astanti (o spettatori, o estranei) aiutano quasi sempre le persone in difficoltà. Nello studio almeno uno spettatore (ma in genere diversi) ha fatto qualcosa per aiutare. Si conferma così il meccanismo che vede più probabile l’aiuto quando più persone si trovano nelle vicinanze. Come se si attivasse una sorta di responsabilità sociale che rende più difficile infischiarsene. I ricercatori dell’Università di Copenaghen, dell’Istituto olandese per lo studio del crimine e l’Università di Lancaster, hanno esaminato le registrazioni video delle città centrali di Amsterdam (Paesi Bassi), Lancaster (Regno Unito) e Città del Capo (Sudafrica).

“La prassi convenzionale voleva il non coinvolgimento come risposta predefinita degli astanti durante le emergenze pubbliche”, ha affermato l’autore principale Dr. Richard Philpot dell’Università di Lancaster e dell’Università di Copenaghen. “É anche vero che molti studi sono ormai vecchi di molti anni, le cose sono cambiate. Così grazie alle telecamere nelle città, abbiamo sfidando questo punto di vista. L’attuale studio dei dati video mostra che l’intervento è la norma nei conflitti reali”.

Perché è importante? Da questo studio possiamo principalmente capire la direzione che si dovrebbe prendere a livello politico. “Dobbiamo sviluppare iniziative di prevenzione della criminalità basate sulla volontà degli astanti”.

Utilizzando le telecamere di sicurezza urbane, il 91% delle volte, gli astanti che hanno assistito agli incidenti, sono intervenuti:

  • Parlando affinché un aggressore si allontanasse o si calmasse
  • Bloccando fisicamente un aggressore o allontanandolo
  • Per Consolare la vittima

“Detto questo però dobbiamo ricordare il bystanders effect. Cioè la diminuzione delle possibilità di intervento, tante più sono le persone ad assistere ad un evento”. Ricorda il dott. Philpot.

É anche importante notare che non c’è differenza tra le città, le persone si comportano allo stesso modo. Il costante tasso di aiuto riscontrato in diversi contesti nazionali e urbani “suggerisce che la risoluzione dei conflitti di terze parti, è un universale umano, con una plausibile base evolutiva”.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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