STORIA DI UN FALLIMENTO Il trio Fontana molla la sua agenzia Aria. Ne parlano come se fosse qualcosa di estraneo, come se le “c…

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STORIA DI UN FALLIMENTO

Il trio Fontana molla la sua agenzia Aria.
Ne parlano come se fosse qualcosa di estraneo, come se le “cose che non vanno” non siano loro responsabilità.
Siamo finalmente arrivati al punto in cui hanno dovuto ammettere i fallimenti.
Anche perché i cittadini sono giustamente furiosi e stremati.
E non potrebbe esser diversamente quando scopri che molti over 80 sono stati costretti a fare anche 40 km per raggiungere il centro vaccinale assegnato.

Ora interverrà Poste Italiane, che darà gratis la propria piattaforma (voluta dal governo e dall’amico e collega Stefano Buffagni). 🌟

Per il servizio disastroso con piattaforma regionale gestita da Aria, i competenti della giunta Fontana hanno investito 22 milioni.

Ma come dicevo ieri, parlare dei fallimenti di Aria è come sparare sulla croce rossa.
La società controllata dall’Assessore Caparini, non è stata in grado di acquistare i vaccini influenzali nei tempi, e per giunta sono costati 5 volte più dell’anno precedente;
ha comprato i camici dalla moglie di Fontana;
ha fornito alle Ats un software che permetteva di associare più di sei nomi a ogni fiala di vaccino Anti-Covid, moltiplicando la possibilità di errore nella registrazione delle dosi.
Solo per citare alcune responsabilità.

Nonostante tutto, continuano i proclami di Bertolaso e del suo cronometro: “vaccineremo tutti i lombardi entro giugno”.
Lo vorrei tanto, credetemi, ma i numeri fino a oggi non lasciano presagire nulla di buono:
“dal 18 febbraio al 1° marzo gli over 80 vaccinati sono stati 72.282, a fronte di una platea di 720.000.
Mentre la fase 1, che avrebbe dovuto coprire tutti i 319.952 sanitari e ospiti delle Rsa, è ancora in corso (hanno ricevuto due dosi 243.027 persone, il 76%).
I 200.000 insegnanti (esclusi quelli di nidi e materne) inizieranno le iniezioni l’8 marzo. Ma dovranno attendere l’sms dalla piattaforma che sta raccogliendo le adesioni, che però nel primo giorno di funzionamento ha mostrato più di un bug. Per esempio non accettava le prenotazioni di docenti non residenti in regione, ma che in Lombardia lavorano”.

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Fonte Dario Violi on Facebook

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