Umbria: 1 – Emilia-Romagna: 2 – Lazio: 5 – Campania: 3 – Abruzzo: 12 – Molise: 5 – Basilicata: 4 – Calabria: 11 – Sicilia: 4. Nove regioni hanno istituito 47 le zone rosse. Marco Travaglio si chiede: Perché in Lombardia non si poteva?

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Marco Travaglio

 

 

 

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Umbria: 1 – Emilia-Romagna: 2 – Lazio: 5 – Campania: 3 – Abruzzo: 12 – Molise: 5 – Basilicata: 4 – Calabria: 11 – Sicilia: 4. Nove regioni hanno istituito 47 le zone rosse. Marco Travaglio si chiede: Perché in Lombardia non si poteva?

Una l’Umbria, 2 l’Emilia-Romagna, 5 il Lazio, 3 la Campania, 12 l’Abruzzo, 5 il Molise, 4 la Basilicata, 11 la Calabria, 4 la Sicilia. In totale fanno 47 zone rosse istituite da tutte le regioni Italiane nel periodo più acuto della pandemia da coronavirus. È l’elenco fatto da Marco Travaglio a Otto e Mezzo per quanto riguarda le misure intraprese dalle singole regioni, in contrasto con quanto fatto dalla Lombardia «nonostante – dice il direttore del Fatto Quotidiano – avesse il record mondiale di contagi da coronavirus».

Per questo motivo, Travaglio è convinto che le audizioni in procura a Bergamo di Giuseppe Conte, Roberto Speranza e Luciana Lamorgese siano utili a chiarire e a dare contributi all’indagine sulle mancate zone rosse create nei due Paesi di Alzano Lombardo e Nembro, che potrebbero portare a formulare le accuse di epidemia colposa.

Tuttavia, andranno chiarite le responsabilità, dal momento che – in base alla legge che concede autonomia alle regioni – queste ultime, per motivi sanitari, possono istituire delle limitazioni. Si tratta di una legge che, come già visto, è stata applicata in 9 regioni italiane che hanno istituito le zone rosse di loro iniziativa, senza aspettare un via libera da parte del governo di Giuseppe Conte.

«Non si può chiedere l’autonomia a giorni alterni – ha detto Marco Travaglio -. La Lombardia avrebbe potuto istituire le zone rosse. È bene che i magistrati che fanno le indagini leggano anche le leggi sulle quali quelle indagini dovrebbero basarsi. Io sono favorevole a queste indagini, così si chiariranno tutti gli aspetti della vicenda di Alzano e Nembro».

Le parole di Travaglio arrivano qualche ora dopo la notizia della convocazione in procura, per la giornata di venerdì 12 giugno, di Conte, Lamorgese e Speranza a Bergamo per parlare come persone informate sui fatti con i magistrati della locale procura. Dal governo filtra qualche disappunto per questo tipo di decisione, mentre invece Matteo Salvini, nella giornata di ieri, aveva twittato «giustizia è fatta». Dimenticando che, per lo stesso motivo, erano stati convocati in procura anche Attilio Fontana e Giulio Gallera. Giustizia, insomma, non è fatta per niente. Almeno per il momento.

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Fonte Il Fastidioso

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