Viva il nuovo #PonteDiGenova, viva l’Italia

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Questo è semplicemente il ponte del popolo: ce l’abbiamo fatta!

L’abbiamo fatto pagare a chi lo doveva gestire per assenza di manutenzione e l’ha fatto crollare e l’abbiamo fatto costruire dalle migliori società pubbliche e private che abbiamo in Italia. Non sono lievitati i costi e i tempi sono stati rispettati.

Avete mai visto una cosa del genere negli ultimi decenni?

Siamo stati abituati che il modello di fare politica in Italia portava a delle promesse che non si mantenevano mai, a dei costi di cantiere che lievitavano di anno in anno e maggiori erano i ritardi per costruire un cantiere e nel portarlo a termine, e maggiori erano i costi. Con ruberie, tangenti, indagini e arresti. Qua invece con un modello “del MoVimento 5 Stelle”, un modello della gente per bene, della gente con le mani libere, volitiva, e che è stata in grado perché non aveva interessi particolari a difendere ma gli interessi generali della gente, ha pensato e scritto un decreto forte, straordinario, che ci ha difeso dalle azioni legali del concessionario che ci ha fatto in tutti i modi e in tutte le sedi, e in poco più di un anno ha messo in piedi un’opera straordinaria, che è la rappresentazione di un nuovo modello di fare politica. Non più un modello che tutela gli interessi particolari di quei grossi gruppi industriali che sono talmente forti e ricchi da potersi comprare chiunque (pure le reputazioni) e io so i danni e gli svantaggi di attacchi che da ministro la mia reputazione ha subito. E che quindi ha messo da parte quel sistema di potere e ha pensato esclusivamente ai cittadini e quindi ha avuto modo di sognare, ha avuto modo di avere una visione di quello che sarebbe stato il percorso. E di raggiungere l’obiettivo, che è quello di costruirlo in poco più di un anno, perché ricordatevi che la ricostruzione è partita a fine dicembre del 2018 perché il sito era sotto sequestro da parte della magistratura, ed è una cosa straordinaria.

Mi permetto di dire che è stato fatto con il MoVimento 5 Stelle inteso come cittadini perbene, liberi che non fanno gli interessi di chi li foraggia alle spalle, di chi finanzia le campagne elettorali, finanzia i partiti o finanzia le fondazioni, ma che fanno gli interessi della gente. 

Il modello di Genova è un modello che continuerà ad esistere, quindi siamo orgogliosi noi stessi, questo è il ponte del popolo. Non permettete a nessuno di metterci il cappello politico sopra e in tanti stanno cercando di farlo perché quello è il ponte di tutti noi ed ogni volta che lo guarderemo, ogni volta che lo percorreremo, oltre a ricordarci la sofferenza delle vittime e dei loro familiari, gioiamo del fatto che questo è un ponte del popolo italiano e il ponte dei cittadini onesti e il ponte dei cittadini perbene che hanno vinto su un sistema di potere che fino ad allora dominava su tutto e tutti. 

Io quando sono entrato al ministero ho cambiato la serratura. Quelli che prima avevano dai concessionari immensi guadagni che incidevano su tutto, anche sulle linee politiche, si sono trovati la porta chiusa e potevano certamente entrarci, ci mancherebbe. Ma si trovavano di fronte uno Stato diverso da prima, uno Stato che non attendeva i loro finanziamenti, ma uno Stato che diceva loro quali erano le regole da rispettare. Abbiamo cambiato tutto e quindi ricordatevi bene che anche se i governi passano e i ministri passano, le loro azioni rimangono per sempre e il ponte di Genova rimarrà per sempre. E ogni volta che lo guardiamo, ogni volta che lo percorriamo ricordiamoci che quel ponte è nostro, di tutti gli italiani e di nessuno d’altro.

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