Roberto Formigoni rivuole i 7mila euro al mese. Dice addirittura che quell’assegno “non è un vitalizio, è una pensione maturata depositando in Senato parte del mio stipendio da parlamentare, che avevo ovviamente diritto di ricevere”.
Non bastava lo scandalo sanitario. Non bastavano le montagne di denaro sottratte ai lombardi. Non bastava la condanna con sentenza definitiva per corruzione e la rovina della reputazione della Lombardia.
E c’è perfino chi sostiene che ha ragione. Come l’ex senatore Celestino Pedrazzini della Lega che getta benzina sul fuoco con frasi minacciose e pericolose: “I diritti sono diritti e vanno riconosciuti. Attenzione: quando le leggi vanno dietro al popolo, allora è il tempo della ghigliottina”.
Parole inaccettabili irrispettose, uno schiaffo in faccia alla legalità e al rispetto delle regole. Così si prendono in giro i lombardi e la gente perbene.
(Feed generated with FetchRSS)
Fonte Raffaele Erba Portavoce M5S Regione Lombardia on Facebook