di Paolo Ermani – All’inizio degli anni settanta in Galles un gruppo di persone decise di sperimentare come poter vivere avvalendosi delle cosiddette tecnologie alternative, cioè quelle tecnologie appropriate e sostenibili per persone e ambiente. La sperimentazione iniziò in un luogo non certo ricco di sole bensì piovoso e ostico come può essere il clima gallese. In una vecchia miniera di ardesia abbandonata e con i mezzi che avevano a disposizione questi pionieri iniziarono la loro avventura incontrando l’interesse delle persone che li andavano a trovare, incuriositi da quello che stavano facendo http://archive.cat.org.uk/. Attraverso le sempre più frequenti visite si delineò l’Idea di fare un centro aperto al pubblico, che sarebbe diventato Il Centre for Alternative Technology – CAT, il più grande, completo e longevo Centro per le tecnologie alternative in Europa.
Nel Centro si sperimentavano sistemi di risparmio energetico, di sfruttamento delle energie rinnovabili con i rudimentali sistemi allora esistenti ma funzionanti. Spesso erano sperimentazioni realizzate per le prime volte come è successo in vari di questi centri in Europa, che per primi hanno sperimentato tecnologie e soluzioni alternative a quelle tradizionali, e che poi si sono diffuse e sono state applicate in migliaia di altre situazioni. Quando nel 1990 andai a trovare per la prima volta il CAT, rimasi a bocca aperta per quello che vidi, non potevo credere ai miei occhi, il regno delle rinnovabili, dell’autosufficienza e dell’autocostruzione. Trovai tutto quello che pensavo fosse solo nella mia fantasia e mai mi sarei aspettato una tale concentrazione di soluzioni applicate. Non ero quindi pazzo o esaltato come qualcuno mi aveva voluto fare credere in Italia quando dicevo che bisognava lavorare su queste tecnologie: era quindi possibile vivere, lavorare e prodursi energia in maniera alternativa a quella tradizionale e c’era chi lo aveva messo in pratica e funzionava.
Al CAT c’è praticamente di tutto e le realizzazioni da vedere sono così tante che serve una guida per orientarsi. L’intera area è strutturata come parco scientifico e didattico sia per gli adulti che per i tantissimi bambini e ragazzi che lo frequentano costantemente o perché portati dalle famiglie o provenienti da ogni tipo di scuola. L’autocostruzione largamente utilizzata si è spinta al punto di realizzare un gioiello di ingegneria: una intera funicolare alimentata esclusivamente ad acqua. Sono presenti ed utilizzate tutte le energie rinnovabili in varie forme, applicazioni e potenze, solare elettrico e termico, idroelettrico, biomassa, eolico, e poi materiali naturali isolati e da costruzione.
Il Centro vede un afflusso di visitatori eccezionale durante praticamente tutto l’anno e già nel 1992 avevano raggiunto il primo milione di visitatori diventando una delle maggiori attrazioni turistiche della regione. Non è quindi solo un luogo per amanti della tecnologia ma un modo per fare una gita diversa dove sia i grandi che i bambini trovano materia per i loro interessi.
Il CAT si sostiene con il proprio lavoro che è articolato in moltissime attività, fanno consulenze, corsi di formazione , Master universitari e hanno realizzato una delle più grandi costruzioni in terra cruda europee in grado di ospitare al proprio interno fino a duecento persone.
Ci sono orti e giardini biologici che riforniscono in parte di cibo il Centro, le ecocabins, case adibite a corsi di didattica ambientale dove gli studenti sperimentano e gestiscono direttamente l’utilizzo delle energie rinnovabili.
I volontari sono una parte fondamentale del lavoro svolto e per chi volesse è possibile fare periodi di volontariato brevi o lunghi nei vari settori del Centro. E’ presente un grande ristorante biologico in grado di dare pasti a corsisti e visitatori.
Nei corsi di formazione e permanenza di lavoro che ho fatto al CAT, le varie volte che sono stato presso di loro, mi ha sempre colpito la grande capacità e passione nel trasmettere la loro conoscenza e la estrema praticità. Così come è interessantissima la varietà delle persone che sono presenti al centro e che arrivano da tutto il mondo. Il Centro si potrebbe considerare una vera e propria università così come dovrebbero essere tutte le università dove l’applicazione di quello che si studia è immediata, perché una cosa è leggere solo sui libri, una cosa è poter applicare subito quello che si è letto.
Il Centro fra le moltissime ricerche realizzate, ha sviluppato uno studio molto accurato che è stato presentato anche al parlamento inglese in cui si dimostra come con le conoscenze e tecnologie attuali si potrebbero azzerare le emissioni di gas serra in Gran Bretagna.
Per chi è interessato alle energie rinnovabili o alle tecnologie alternative in genere, il CAT è una tappa fondamentale.
Di seguito alcuni link a video:
https://www.youtube.com/watch?v=WusTM6lQOkk
https://www.youtube.com/watch?v=67THMfxuU2c
https://www.youtube.com/watch?v=m0kFtt-Hbfo
https://www.youtube.com/watch?v=ZDMmKtC4X1U
https://www.youtube.com/watch?v=S–isZgYKDM
L’AUTORE
Paolo Ermani – Scrittore, formatore, consulente energetico, ideatore di progetti innovativi in ambito lavorativo e ambientale. Da metà degli anni ottanta si occupa di ambiente, energie rinnovabili, risparmio energetico e idrico, uso razionale dell’energia, tecnologie appropriate a cui poi ha aggiunto tematiche relative agli stili di vita, all’economia, il lavoro, l’alimentazione, l’agricoltura, la facilitazione. Ha lavorato e si è formato nei più importanti centri europei per le tecnologie alternative. Fra le centinaia di iniziative che ha realizzato è tra i fondatori dell’associazione Paea, del giornale web Il Cambiamento e del progetto sul lavoro Ufficio di Scollocamento. E’ autore dei libri: Pensare come le montagne (scritto con Valerio Pignatta), Ufficio di Scollocamento (scritto con Simone Perotti), Solo la crisi ci può salvare (scritto con Andrea Strozzi).
Fonte Il Blog di Beppe Grillo
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