Ecco l’intervista che ha rilasciato Fabio Massimo Castaldo a Velvet News, affrontando il tema della retorica anti-Lgbtq che sta …

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Ecco l’intervista che ha rilasciato Fabio Massimo Castaldo a Velvet News, affrontando il tema della retorica anti-Lgbtq che sta prendendo piede in Italia.

🟢 𝗜𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗼 𝗵𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗮 “𝗿𝗲𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶-𝗴𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿 𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗶-𝗟𝗴𝗯𝘁𝗾”, 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮 “𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶-𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗮𝗻𝘁𝗶-𝗴𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗟𝗴𝗯𝘁𝗾 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗨𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗨𝗻𝗴𝗵𝗲𝗿𝗶𝗮, 𝗣𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮”.
L’emendamento è stato proposto dai Verdi ed ha avuto il via libera con 282 sì, 235 no e 10 astenuti. Ne abbiamo parlato in esclusiva con Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare e coordinatore del Comitato per i Rapporti europei e internazionali del Movimento 5 Stelle, vicepresidente dell’intergruppo LGBTQ dell’Europarlamento.

🟢 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝘁𝗮 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗨𝗻𝗴𝗵𝗲𝗿𝗶𝗮, 𝗣𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲?
“C’è un inquietante fil rouge che lega l’Italia ai cosiddetti Paesi di Visegrad ed è un costante attacco ai diritti delle minoranze, in particolar modo le famiglie arcobaleno e gli immigrati. Ricordiamo in Polonia le cosiddette LGBT “zone free” costituite dai Comuni e dalle Province governate dal PIS, il partito alleato della Meloni al Parlamento europeo, smobilitate poi per fortuna dopo l’intervento della Commissione europea. In Ungheria è stata approvata una legge che vieta le rappresentazioni dell’omosessualità nei contenuti dei media, come se essere gay fosse un’oscenità o qualcosa di cui vergognarsi. Questa di Orban è una decisione dal sapore putiniano incompatibile con i valori europei. In Russia la censura è arrivata persino in uno dei teatri più importanti del mondo il Bolshoi dove è stata cancellata una rappresentazione di Nureyev perché contraria ai valori tradizionali. In Italia non siamo ancora a questi livelli, ma non dimentichiamo che certi politici di destra hanno affermato pubblicamente che il desiderio di paternità delle coppie omogenitoriali è simile alla pedofilia. Confondono l’amore con l’odio, la libertà con la violenza. La loro ideologia crea e diffonde diffidenza e paura nella popolazione ed è contraria ai valori dell’Unione Europea: la dignità umana, l’uguaglianza e i diritti fondamentali dell’uomo. Insomma, meno male che l’Europa c’è e batte un colpo“;

🟢 𝗡𝗲𝗹 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝟯𝟬 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼. 𝗟’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗥𝗼𝗺𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗵𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗲 𝗼𝗺𝗼𝗴𝗲𝗻𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶. 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲?
“_Ahimè siamo passati in pochi mesi dai rischi ai dati di fatto. In Italia non vengono più registrati e quindi riconosciuti i figli delle coppie omogenitoriali, in alcune città si è arrivato persino a cancellare retroattivamente sui registri civili il rapporto di genitorialità fra padri e figli creando pericolosi precedenti. Contro questa caccia alle streghe il Parlamento europeo si è espresso più volte e da ultimo, questa settimana l’integruppo LGBT, di cui sono vicepresidente, ha formulato un emendamento che è stato sostenuto dalla maggior parte dei gruppi politici in plenaria. Questi sono segnali che il governo italiano non deve sottovalutare. Per fare un esempio, ben 15 Stati europei si sono uniti alla Commissione europea e hanno presentato una causa legale contro la legge ungherese anti-LGBT a dimostrazione che su questi valori non si cede e si lotta fino alla fin_e”;

🟢 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗠𝗲𝗹𝗼𝗻𝗶?
“Giorgia Meloni e il suo governo stanno danneggiando l’immagine del nostro Paese in Europa e nel mondo e, spostando l’asse delle nostre relazioni diplomatiche dai Paesi fondatori dell’UE a quelli di Visegrad che vantano posizioni nazionaliste, rischia di isolarci con conseguenze anche di natura economica, industriale e commerciale. Le prossime elezioni europee saranno cruciali per ribadire una volta per tutte che cosa è l’Unione europea e perché è nata. Come Movimento 5 Stelle saremo in prima linea, come sempre, per la tutela dei diritti di tutte e tutti. Noi guardiamo al futuro e crediamo in una società libera, solidale e aperta“.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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