Editto terzo: Dello canone TV

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A far data dalla pubblicazione dello presente editto si divieta di pagar lo canone della tv pubblica, sinchè la stessa non sia privata della pubblicità, delli programmi di cucina e di ricette e di tutte le stupidità.

Pagar lo canone è atto volontario quale premio di qualità de li programmi e de li palinsesti. Si allestisce anche che con un tasto sullo telecomando, si puote mandar un euro alla trasmissione preferita e votar parimenti per quella sgradita.

Si fa invece che lo canone si paga per vedere le stupidità che son libere ma a pagamento, come gli spots cretini e i format all’americana, lo calcio miliardario, li quizzi.

Lo Re vostro provvederà a far noti li programmi liberi e quelli a pagamento. Lo Grande Fratello, a far di esempio, sarà a pagamento, visibile nell’ore notturne, lo prezzo elevatissimo.

Pe li programmi di dibattito politico lo Re Vostro si riserva di attendere ulteriore illuminazione. Per decidere il da farsi per “Di martedì” Floris La7, “Tagadà” di Tiziana Panella La7, Otto e mezzo delle Gruber e tutte le altre simili, sulle reti altre.

A li poveri, agli anziani che pagar non possono per redditi miserrimi, lo stato regala il decriptaggio della Tv pubblica ed in più vi aggiunge il wi-fi gratuito ed un piccolo pc.

Lo Re Vostro Illuminato che Mona-rchico non è

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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