Stop alle assunzioni nella sanitĂ lombarda
APPLAUSI PER FONTANA&CO. đź‘Ź
«Gara lesiva della concorrenza»: sì al ricorso contro Aria di un’agenzia di lavoro interninale, che ha impugnato tre lotti per 140 milioni di euro
In Lombardia la mancanza di infermieri e operatori socio-sanitari, denunciata piĂą volte e da piĂą parti, ha anche una spiegazione del tutto peculiare, una spiegazione che va al di lĂ delle conseguenze della congiuntura pandemica, che accomuna tutto il Paese e tutti i servizi sanitari del Paese.
L’11 gennaio del 2021 Aria Spa, la centrale acquisti della Regione Lombardia, infatti, ha dovuto sospendere l’arruolamento di personale a tempo determinato da impiegare nel servizio sanitario regionale per effetto di un ricorso al Tar dall’agenzia per il lavoro Synergie Italia. Un ricorso, ora accolto nel merito, nel quale si contesta la gara con la quale Aria, il 16 ottobre 2020, ha affidato il compito di reclutare operatori socio-sanitari al raggruppamento composto da Randstad, Gi Group e Manpower, tre brand forti del comparto del lavoro interinale. II raggruppamento si è aggiudicato ben tre dei quattro lotti della stessa gara per un valore complessivo che sfiora i 140 milioni di euro. In tutti e tre i casi Synergie Italia si è classificata al terzo posto. Le figure professionali che le tre agenzie di lavoro interinale avrebbero dovuto ingaggiare e fornire agli enti della sanitĂ lombarda sono: infermieri, ostetriche, terapisti neuro psicomotricisti, terapisti audiometristi, tecnici di laboratorio e di radiologia, logopedisti, fisioterapisti e, ancora, assistenti sanitari, tecnico della prevenzione nei luoghi di lavoro, coadiutori amministrativi e operatori tecnici specializzati. Assunzioni che sono saltate perchĂ© a inizio 2021 Aria ha sospeso la procedura, in attesa della decisione di merito. Assunzioni per le quali si dovrĂ ripartire da capo perchĂ© il Tar ha accolto il ricorso e annullato tutti gli atti. Nel dettaglio, Synergie ha contestato la procedura di gara perchĂ© lesiva della concorrenza. Ha contestato la mancata previsione di un limite al numero di lotti che potevano essere aggiudicati al medesimo operatore economico (vincolo di aggiudicazione). Ha contestato l’omessa verifica da parte di Aria dei profili anticoncorrenziali delle procedure, la scelta di dividere il bando in quattro lotti dal valore molto diverso senza che tale scelta fosse adeguatamente motivata. La Camera di Consiglio si è tenuta il 28 aprile 2021. La sentenza è stata pubblicata ieri dal Tar. Ed è una sentenza che afferma l’«effettiva contrarietĂ al principio della concorrenza della complessiva impostazione della procedura di gara». Secondo i giudici, va preferita una «suddivisione degli appalti in lotti funzionali o prestazionali secondo un valore che sia adeguato a garantire l’effettiva possibilitĂ di partecipazione da parte delle microimprese, delle piccole e delle medie imprese». «Anche il vincolo di aggiudicazione – si legge nella sentenza pubblicata ieri – svolge una funzione pro concorrenziale che si sostanzia nel consentire la piĂą ampia partecipazione degli operatori economici nella fase aggiudicativa ma anche nell’evitare posizioni monopolistiche o concentrazioni di potere economico nella fase esecutiva». Non è finita: «La durata della convenzione, fissata in 36 mesi piĂą altri 36 rinnovabili, rappresenta un periodo temporale rilevante, specie se considerato in relazione all’assenza di peculiari esigenze formative e organizzative del personale, non sufficientemente evidenziate da Aria». «II mercato dei servizi di fornitura del personale sanitario – concludono i giudici – è aperto a tutte le imprese operanti nel settore, tra le quali anche le imprese commerciali di piccole dimensioni che aspirano a partecipare a paritĂ di condizioni alle procedure indette per l’affidamento dei servizi».
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Fonte Dario Violi on Facebook