Follia! Nucleare, via libera del Parlamento Europeo

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Oggi ci sono in funzione circa 443 centrali nucleari in 30 paesi. In tutto producono 375 GW di energia. La Lituania e l’Italia hanno deciso di abbandonare del tutto il nucleare, mentre la Finlandia lamenta il fatto che l’impianto da 1,6 GW costruito dalle industrie francesi (AREVA) e tedesche (Siemens) sia in ritardo di 5 anni e presenti un superamento dei costi del 70%.

Solo i ritardi impongono ai consumatori una fattura annua supplementare di 1,3 miliardi di euro, senza prevedere l’aumento dei costi di capitale. L’ultimo impianto ordinato da Georgia Power nel 2010 è costato 17 miliardi di dollari. Il costo dell’investimento al chilo Wattora (kWh) prima dell’11 marzo 2011 era stimato a $7.000, ma con le misure di sicurezza supplementari che sono state imposte, hanno aumentato il costo a 10.000 dollari per kWh.

Quello che non si conteggia mai nei costi sono tutti i sussidi, i vantaggi in termini di ammortamento, la protezione assicurativa, il sostegno finanziario e lo smaltimento delle scorie. L’energia nucleare non solo distrugge il Pianeta, ma non è nemmeno competitiva.

Il relativo declino del nucleare era stato scolpito nella pietra ben prima del disastro di Fukushima.

Sorprendono quindi le due risoluzioni approvate al parlamento Europeo: 

In occasione della Cop25 di Madrid, il Parlamento europeo ha approvato due risoluzioni: con una dichiara l’emergenza climatica e con l’altra dà il suo via libera al nucleare per affrontarla.

La prima risoluzione – approvata con 429 voti a favore, 225 contrari e 19 astensioni – dichiara “un’emergenza climatica e ambientale”, dopo aver premesso che “nessuna emergenza dovrebbe essere mai utilizzata per erodere le istituzioni democratiche o pregiudicare i diritti fondamentali; che tutte le misure saranno sempre adottate mediante un processo democratico”.

La risoluzione chiede alla Commissione europea di “effettuare una valutazione completa dell’impatto climatico e ambientale di tutte le proposte legislative e di bilancio, nonché a garantire che tali proposte siano pienamente in linea con l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5° C e non contribuiscano alla perdita di biodiversità”.

La seconda risoluzione – approvata con 430 voti favorevoli, 190 contrari e 34 astensioni – chiede alla Commissione europea una strategia per raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050 e l’inclusione nel Green Deal europeo un obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.

Nella risoluzione il Parlamento europeo afferma di ritenere che “l’energia nucleare possa contribuire al conseguimento degli obiettivi in materia di clima in quanto non produce gas a effetto serra e che possa altresì assicurare una quota consistente della produzione di energia elettrica in Europa; reputa tuttavia che, a
causa dei rifiuti da essa prodotti, questo tipo di energia richieda una strategia a medio e lungo termine che tenga conto dei progressi tecnologici (laser, fusione, ecc.) onde migliorare la sostenibilità dell’intero settore”.

Questa frase ha sostituito quella di segno opposto approvata dalla commissione ambiente del Parlamento europeo, che nella sua proposta di risoluzione affermava di ritenere che “l’energia nucleare non sia né sicura né sostenibile da un punto di vista ambientale o economico; propone pertanto di sviluppare una strategia di transizione giusta per la graduale eliminazione dell’energia nucleare nell’Ue, compresi nuovi posti di lavoro per coloro che sono impiegati nel settore dell’energia nucleare e piani di smantellamento in sicurezza delle centrali nucleari e il trattamento in sicurezza dei rifiuti nucleari, nonché il loro smaltimento a lungo termine”

Pura follia!

 

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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