Fondo non autosufficienza. Non chiaro come e se Lombardia voglia aiutare queste persone
Oggi in commissione sanità, si è discusso delle difficoltà che si riscontrano sulla fruibilità dei fondi a sostegno della non autosufficienza e, in particolare, delle misure B1 e B2 per le persone disabili gravi o gravissime.
Per il consigliere regionale del M5S Lombardia Gregorio Mammì componente della commissione: “risulta che non tutte le richieste del 2018, circa 3330, siano state accolte. Non è chiaro come regione Lombardia abbia intenzione di aiutare queste persone e come intenda aumentarne il bacino, andrebbero creati dei progetti ad hoc.”
A livello nazionale il fondo per la non autosufficienza, grazie al Ministro Grillo e al M5s, è aumentato di 100 milioni di euro arrivando a 550.
E, sulle problematiche riscontrate in regione Lombardia il consigliere Mammì continua: “Un altro aspetto da non sottovalutare è la continuità. Ogni anno devono essere prodotte diverse certificazioni e ci è stato segnalato che molte persone non sono riuscite ad a fruire della misura per via dei molti passaggi burocratici.
È compito dell’istituzione riuscire a fare il più possibile per rendere la vita possibile.
La continuità è messa in serio dubbio rispetto a quello che viene richiesto: ogni comune vuole qualcosa di diverso, dall’isee alle documentazioni e riteniamo che andrebbe alzata la soglia minima di iseee per rendere questa misura più inclusiva possibile. Inoltre, a favore della deburocratizzazione si potrebbero utilizzare le banche date regionali per semplificare il tutto.”
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Fonte Movimento 5 Stelle Lombardia
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