Il conflitto tra Russia e Ucraina, oltre all’emergenza umanitaria, implica un’altra serie di conseguenze, dirette e indirette, p…

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Il conflitto tra Russia e Ucraina, oltre all’emergenza umanitaria, implica un’altra serie di conseguenze, dirette e indirette, per il nostro paese, non ultima quella della dipendenza energetica dell’Italia dal gas russo.
Ne ha parlato oggi il nostro Mario Furore in quest’intervista pubblicata su La Notizia e che riportiamo integralmente di seguito.

🟢 𝗢𝗻𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲, 𝗲̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗹’𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗴𝗮𝘀 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮?
È un processo lungo ma ormai inevitabile. Oggi il gas naturale copre il 36% della domanda energetica italiana e di questo quello proveniente dalla Russia è circa un terzo del totale. Questa quota è consistente ma non determinante per il funzionamento del sistema italiano perché le scorte sono a un buon livello. Tuttavia, dobbiamo iniziare a lavorare su tre direttrici: in primis rafforzare le partnership esistenti. Non a caso, il Ministro degli Esteri Di Maio si è recato in Algeria e Qatar. In seguito, bisogna puntare sulla diversificazione delle fonti energetiche alzando la quota delle rinnovabili. Servono più investimenti europei e una sburocratizzazione per l’installazione di pannelli solari, ma anche delle pale dell’eolico, soprattutto quello offshore.

🟢 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼?
Il risparmio energetico. Consumare di meno significa ridurre la richiesta del gas. Il Superbonus è una misura di grande successo che migliora l’efficienza energetica di appartamenti, condomini e case, già apprezzata dalla Commissione europea durante la presentazione della proposta di direttiva sull’efficienza energetica delle abitazioni. Il risparmio energetico è una precondizione per quella autonomia energetica e strategica a cui l’Europa aspira.

🟢 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗲̀ 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗵𝗼𝗰 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮?
Il caro bollette rischia di far chiudere migliaia di imprese e mandare sul lastrico milioni di famiglie. L’Unione europea prenda provvedimenti seri per rassicurare il mercato e calmierare i prezzi di energia e gas. Se serve, si segua il modello francese che ha imposto per legge un tetto sopra il quale non è possibile vendere il gas. C’è la guerra in Europa, servono provvedimenti all’altezza.

🟢 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲?
La bozza sulla nuova azione europea contro il caro bollette, che verrà presentata oggi, va nella giusta direzione perché prevede l’embrione di un Energy compact, una accelerazione di investimenti in energia rinnovabile e pulita basati che per noi deve essere basata su una emissione di debito comune, così come fatto con il Recovery Fund ottenuto da Conte in Europa. Inoltre, servono uno stoccaggio comune europeo, nuove linee guida sugli aiuti di stato, ma anche l’inserimento del Superbonus fra le politiche che meritano questi nuovi finanziamenti europei.

🟢 𝗜𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝘂𝗴𝗵𝗶. 𝗧𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗶. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼?
Abbiamo inviato una lettera alla Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per chiedere l’attivazione di corridoi speciali per i 100mila bambini orfani che si trovano adesso sotto le bombe russe. Serve un coordinamento europeo sulla scia di quanto sta facendo il governo italiano, la cui ambasciata in Ucraina si è attivata per creare le condizioni di queste partenze grazie all’incessante lavoro della Farnesina.

🟢 𝗣𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗨𝗲. 𝗖𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝘀𝗮𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮?
C’è una discussione in corso e, se dovesse essere necessario, si inaspriranno le già durissime misure prese, ma noi vorremmo che innanzitutto venissero applicate le sanzioni già prese. L’Italia assieme a Francia e Germania ha sequestrato ville e yacht degli oligarchi russi, tutti i Paesi europei facciano lo stesso.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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