La nostra Maria Angela Danzì ha rilasciato un’intervista su La Notizia in merito alla legge per il ripristino della natura, con…

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La nostra Maria Angela Danzì ha rilasciato un’intervista su La Notizia in merito alla legge per il ripristino della natura, contro cui si sono levati gli scudi del Ppe, rinnegando di fatto le politiche ambientali del Parlamento europeo. Buona lettura

Domani il Parlamento europeo è chiamato a votare sul provvedimento per il ripristino degli ecosistemi, parte importante del Green deal sulla transizione ecologica. Il Ppe sta bloccando tutto e rischia di mandare su un binario morto la proposta della Commissione europea. Per sabotare il testo i popolari si stanno alleando con l’estrema destra. Ne abbiamo parlato con l’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle, Maria Angela Danzì.

🟢 𝐎𝐧𝐨𝐫𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐳𝐢̀, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐩𝐞?
Dicono a parole di voler difendere gli agricoltori, ma in realtà non intervenendo i danni colpiscono l’agricoltura. L’obiettivo della legge sul ripristino della natura è infatti quello di migliorare la salute degli ecosistemi il che porterà a un incremento della produttività dei terreni agricoli. Inoltre, difendendo gli impollinatori garantiamo sostenibilità al mondo agricolo nel medio e lungo termine. Infine, si mettono in campo interventi per la cura dei territori minacciati da rischi di inondazioni e siccità. L’alluvione in Romagna ha causato ben 9 miliardi di danni, molti dei quali hanno colpito proprio il settore agricolo e produttivo. Bisogna mettere in campo politiche di prevenzione.

🟢 𝐐𝐮𝐚𝐥 𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐥𝐨𝐧𝐢?
L’Italia ha votato contro lo scorso 20/06 all’accordo raggiunto in Consiglio. Ancora una volta ci siamo messi all’opposizione della maggioranza degli Stati membri senza toccare palla. Adesso i partiti di maggioranza del governo Meloni hanno spostato la battaglia al Parlamento europeo e domani cercheranno di affossare la proposta. Io mi appello agli europarlamentari di PPE e Renew: non ascoltate le sirene della destra nazionalista ma gli appelli di oltre 3mila scienziati e di 150 associazioni che chiedono di agire subito perché la tutela della biodiversità e la sicurezza del territorio rappresentano l’unico e l’ultimo investimento contro le devastazioni causate dai cambiamenti climatici. Difendiamo insieme il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.

🟢 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢?
Se la destra dovesse vincere la Commissione ha già annunciato che non presenterà un nuovo testo poiché non ci sarebbero i tempi tecnici per approvarlo entro le prossime elezioni europee. Noi auspichiamo invece che venga approvato e sosterremo gli emendamenti più ambiziosi. Lo scenario di compromesso è quello che vede passare il testo di compromesso presentato da Renew che ricalca nel 90% la posizione negoziale del Consiglio. Si tratterebbe di una pillola amara da digerire visto che in questo caso il Parlamento europeo rinuncerebbe alle proprie proposte.

🟢 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞. 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐜’𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨?
Io penso che siamo davanti a un pretesto per alzare la posta in vista delle prossime elezioni europee. Non credo infatti che il PPE andrà davvero fino in fondo nel tentativo di allearsi con l’estrema destra. In Germania per esempio CDU e nazionalisti dell’AFD sono incompatibili. Stesso discorso in Francia e Polonia. Il modello destra-centro italiano non sfonderà. Piuttosto stiamo assistendo a delle schermaglie in vista della prossima ondata di nomine europee. Litigano sulla pelle dei cittadini per qualche futura poltrona.

🟢 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐠𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐚𝐥 𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐩 𝐚𝐢 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐨𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐡𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐭 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢, 𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐢 𝐬𝐨𝐯𝐫𝐚𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥’𝐀𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞?
Dalla Finlandia alla Svezia, dall’Olanda all’Italia il nuovo fil Noire che lega le destre europee è l’odio verso l’ambiente. La nostra classe politica ha un’enorme responsabilità verso le future generazioni. Io dico solamente: non tradiamole.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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