Lavoro: i numeri sul Fondo Nuove Competenze ci danno ragione

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Di Nunzia Catalfo

Sono 333 mila i lavoratori, di oltre 7 mila nuove aziende, che nei prossimi mesi avranno accesso al Fondo Nuove Competenze. Si tratta di uno strumento che ho introdotto insieme al Movimento 5 Stelle quando ero alla guida del Ministero del Lavoro durante il Governo Conte II e che, a un anno dall’attivazione sta esprimendo dati decisamente positivi. Già nel corso del 2021 infatti ha consentito a 375mila lavoratori di aggiornare le proprie competenze e acquisirne di nuove.
La formazione dei lavoratori per noi del Movimento rappresenta da sempre una priorità, una premessa fondamentale per una crescita stabile e duratura.
E ora, grazie a questa misura, nata per contrastare gli effetti economici della pandemia e finanziata con un fondo di oltre 730 milioni di euro con il Decreto Rilancio, per essere rafforzato con un ulteriore miliardo di euro con il Piano per le nuove competenze, le imprese possono riqualificare i propri dipendenti, a costo zero, destinando parte dell’orario di lavoro alla loro formazione.
Il Fondo, infatti, consente ai datori di lavoro privati che hanno stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, di accedere a un contributo per coprire il costo del lavoro dei dipendenti impegnati nei percorsi formativi.
L’era post Covid impone a ciascun Paese di ripensare i propri modelli di produzione. La sfida adesso è accompagnare la transizione ecologica e digitale in atto nelle nostre società, sostenendo lavoratori e disoccupati attraverso percorsi di formazione continua e di riqualificazione delle competenze.
La strada giusta da seguire è investire sul capitale umano e puntare sul lavoro di qualità, sicuro e retribuito adeguatamente. Solo così l’Italia può risollevarsi e tornare a crescere.

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Fonte Movimento 5 Stelle

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