Martedì 5 Luglio 2022 – 448ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

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Seduta
Ora inizio: 16:35

L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl (2632) Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021.

Il sen. Lucidi (L-SP) ha ricordato che il trattato, noto come Trattato del Quirinale, pone fine a recenti tensioni fra i due Paesi, prevedendo un dialogo istituzionale per una cooperazione rafforzata in settori startegici. Il Trattato affianca un asse franco-italiano all’asse franco-tedesco definito ad Aquisgrana.

Nella discussione generale, la sen. Rauti (FdI) ha mosso al ddl critiche di metodo e di merito: il trattato è stato definito in estremo riserbo, senza informare il Parlamento. I fanatici del partenariato Draghi-Macron dipingono come un trattato strategico quello che è invece un atto di subordinazione dell’Italia alla Francia in settori come la ricerca industriale, la finanza, l’agroalimentare, l’immigrazione. Le divergenze rispetto alla Libia non vengono composte; la Francia ha già acquisito a condizioni vantaggiose banche italiane e industrie alimentari, che ha poi delocalizzato; dalla cooperazione rafforzata l’Italia non trarrà grandi vantaggi. Il sen. Porta (PD) ha invece sottolineato la complementarità di interessi dei due Paesi, fondatori della UE, membri di Nato e G7, partner commerciali, Paesi a vocazione mediterranea. Il Trattato è un atto di diplomazia lungimirante, che ricalibra gli equilibri e rilancia l’identità europea.

Con il parere favorevole del relatore, il Governo ha accolto ordini del giorno dei Gruppi FdI e L-SP che lo impegnano ad adoperarsi per ottenere l’estradizione dei brigatisti rossi, negata dalla Corte d’appello di Parigi lo scorso 29 giugno, a collaborare nella ricerca sul nucleare di ultima generazione, e a comporre le dispute transfrontaliere garantendo la sovranità italiana sul monte Bianco e sulle acque territoriali contese.

Nelle dichiarazioni di voto finali favorevoli, la sen. Garavini (IV-PSI) ha ricordato che il Trattato chiude la fase aperta dall’incidente diplomatico dei gilet gialli. Il sen. Casini (Aut) ha evidenziato, con riferimento alla Libia, che Italia e Francia si condannano all’irrilevanza quando procedono divise. Il sen. Alfieri ha ricordato che il sostegno della Francia ha consentito di ottenere il Next Generation EU. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha evidenziato l’importanza equilibratrice del Trattato, anche nella prospettiva della revisione del patto di stabilità e di un’azione diplomatica per la fine al conflitto in Ucraina; ha infine disapprovato l’accoglimento dell’ordine del giorno in tema di ricerca sul nucleare. La sen. Craxi (FIBP) ha sottolineato che il Trattato di per sé non è sufficiente a riequilibrare l’asse franco-tedesco, risponde però alla necessità di una nuova stagione di rapporti fra Roma e Parigi per affrontare sfide complesse che richiedono azioni coordinate; ha ricordato infine l’importanza della cooperazione nel settore agroalimentare per difendere le denominazioni di origine. Il sen. Candiani (L-SP), negando che il Trattato comporti una subalternità italiana, ha ricordato la previsione di una cooperazione rafforzata nella politica estera e di difesa, nelle politiche migratorie, nell’amministrazione della giustizia, in campo economico e industriale, nello sviluppo sostenibile e inclusivo. Secondo il sen. Lorefice (M5S) il Trattato è un buon punto di partenza per evitare frizioni e maturare posizioni comuni, vantaggiose per i due Paesi e per l’Europa intera.

Il sen. Balboni (FdI) ha dichiarato voto contrario: il Trattato di Aquisgrana ha definito un patto di ferro fra Francia e Germania, impegnate a concordare preventivamente la linea europea; in questa cornice l’Italia, pur essendo un socio fondatore dell’Unione, accetta una posizione ancillare. La Francia sa tutelare i propri interessi nazionali, respinge i migranti a Ventimiglia in modi che all’Italia non sarebbero permessi, mentre il PD antepone alla difesa degli interessi nazionali la subalternità alla Francia, come dimostrano le vicende di BNL Paribas, Stellantis, Fincantieri.

L’Assemblea ha definito altre ratifiche di accordi internazionali: ha approvato definitivamente il ddl (2561), Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l’Istituto forestale europeo riguardante lo stabilimento in Italia di un ufficio sulla forestazione urbana, con Allegato, fatto a Helsinki il 15 luglio 2021. Dopo la relazione orale del sen. Aimi (FIBP-UDC), e l’approvazione dei singoli articoli, hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Alessandra Gallone (FIBP), Lucidi (L-SP) e Lorefice (M5S). Approvato in via definitiva anche il ddl (2560), Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, con Allegati, fatta a Stoccolma il 22 maggio 2001. Dopo la relazione orale del sen. Iwobi (L-SP), e l’approvazione dei singoli articoli, hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), Iwobi (L-SP) e Lorefice (M5S). Approvato in prima lettura il ddl (1377) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo in materia di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dominicana, con Allegato, fatto a Roma il 14 febbraio 2019. Il testo passa alla Camera. Dopo la relazione orale del sen. Porta (PD), e l’approvazione dei singoli articoli, hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), Lucidi (L-SP) e Lorefice (M5S). L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl (2342-B) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione europea di diritto pubblico riguardante lo stabilimento di un Ufficio in Italia, con Allegato, fatto a Roma il 23 giugno 2021. Dopo la relazione orale della sen. Craxi (FIBP) e l’approvazione dell’articolo 3, che è stato modificato dalla Camera, i Gruppi hanno confermato il voto finale favorevole preannunciato nelle precedenti ratifiche.

L’Assemblea ha discusso e approvato cinque mozioni, e un ordine del giorno, su interventi per la salvaguardia dell’apicoltura italiana.

Il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole Battistoni ha espresso parere favorevole sull’ordine del giorno n. 1 della sen. Corrado (CAL) e sulle mozioni 1-00351 del sen. Vallardi (L-SP) e altri, 1-00494 del sen. Taricco (Pd) e altri, 1-00497 della sen. Naturale (M5S) e altri, 1-00498 della sen. Bernini (FIBP-UDC) e altri, 1-00503 del sen. De Carlo (FdI) e altri. Hanno svolto dichiarazioni di voto favorevole il sen. Trentacoste (Misto), le sen. Daniela Sbrollini (IV-PSI), Lonardo (Misto) e Fulvia Caligiuri (FIBP), che hanno posto l’accento sulla contraffazione del miele sollecitando controlli sulla produzione cinese e sostegni alle imprese italiane; il sen. De Carlo (FdI) che ha ricordato le incongruenze della politica agricola europea, in particolare della strategia orientata alla riduzione della produzione; il sen. Taricco (PD) ha posto l’accento sulla trasparenza del processo di produzione del miele e sulla necessità di maggiori controlli; il sen. Vallardi (L-SP) ha sottolineato il ruolo degli apicoltori nella tutela dell’ecosistema (l’estinzione delle api comporterebbe la scomparsa dell’uomo); anche la sen. Leone (M5S) ha richiamato l’importanza dell’impollinazione, evidenziando le aumentate difficoltà di produzione del miele in conseguenza dei cambiamenti climatici.

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Fonte senato.it – Comunicati di seduta

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