Mercoledì 31 Luglio 2019 – 140ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

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Seduta
Ora inizio: 10:02

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario dei lavori che prevede sedute fino al 7 agosto. Oggi saranno esaminati documenti della Giunta in materia di verifica dei poteri; nella seduta di domani, che si concluderà alle ore 12, saranno esaminati i ddl sull’educazione civica, il distacco dei comuni Montecopiolo e Sassofeltrio, la valorizzazione di piccole produzioni alimentari, la partecipazione di società del settore lattiero-caseario. Lunedì 5 agosto alle ore 12 saranno esaminate le pregiudiziali sul decreto sicurezza pubblica; seguirà la discussione del decreto sicurezza, del decreto beni culturali ove modificato dalla Camera, del collegato recante deleghe sull’ordinamento sportivo e delle mozioni sulla TAV Torino-Lione.

Il sen. Marcucci (PD) ha chiesto di non procedere alla decisione sul seggio non assegnato in Sicilia e di rinviare il collegato sull’ordinamento sportivo; anche le sen. De Petris (Misto-LeU) e Bernini (FI) e il sen. Casini (Aut) hanno chiesto il rinvio delle deleghe sullo sport, mentre il sen. Ciriani (FdI) ha proposto di rinviare il ddl sul distacco dei comuni marchigiani. Le opposizioni hanno colto l’occasione per criticare il vaglio di copertura finanziaria, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, esercitato dalla Commissione bilancio, che sarebbe utilizzato impropriamente per eliminare emendamenti scomodi.

Il sen. Ferrari (PD), prima della votazione delle proposte di modifica del calendario, ha chiesto al Presidente del Senato di sospendere l’esame del documento sull’assegnazione del seggio vacante in Sicilia: la sua attribuzione a un candidato di altra Regione viola l’articolo 57 della Costituzione, in base al quale il Senato è eletto su base regionale. I senatori del PD in segno di protesta hanno poi occupato i banchi del Governo e la seduta è stata sospesa. Alla ripresa dei lavori le proposte di modifica del calendario sono state respinte.

L’Assemblea ha approvato la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla questione del seggio non assegnato nella regione Sicilia. Il Presidente del Senato ha comunicato che, in base a un accordo unanime della Conferenza dei Capigruppo, trasmetterà per conoscenza la decisione al Presidente della Corte costituzionale.

Nella seduta del 25 luglio scorso si è svolta la discussione. Oggi in replica i relatori di minoranza sen. Grasso (Misto-LeU) e Cucca (PD) hanno ricordato che la mancata assegnazione del seggio in Sicilia dipende dal successo inatteso di M5S e dalla scelta del Movimento di utilizzare le pluricandidature; hanno ribadito quindi la convinzione secondo cui la soluzione migliore è lasciare vacante il seggio, mentre la decisione di assegnare il seggio a un candidato di un’altra Regione viola il principio costituzionale secondo cui il Senato è eletto a base regionale e costituisce un precedente gravissimo. Respinti gli ordini del giorno in difformità dalla proposta della Giunta, si sono svolte le dichiarazioni di voto. Hanno annunciato voto contrario i sen. Grasso (Misto-LeU), Balboni (FdI), Stefano (PD) e Gasparri (FI). Le opposizioni hanno ricordato che anche la legge elettorale vieta lo slittamento in considerazione del riparto regionale dei seggi del Senato; hanno chiesto quindi alla maggioranza un atto di responsabilità, al Gruppo M5S di riconoscere l’errore commesso, alla Lega di non avallare un accordo che, per tenere in vita il Governo, calpesta i principi dell’ordinamento. Il PD ha annunciato che presenterà un esposto alla procura ordinaria e solleverà un conflitto d’attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale. FI, pur riconoscendo la gravità della violazione, ha impiegato toni diversi, dando atto al relatore, sen. Urraro, di aver riflettuto e ritirato la proposta iniziale di attribuire il seggio a un candidato supplente e ricordando le forzature in materia di verifica di poteri operate dal PD nella scorsa legislatura. La sen. Riccardi (M5S), nell’annunciare voto favorevole, ha ricordato che il caso inedito va risolto bilanciando tre principi: il rispetto della volontà popolare, l’elezione su base regionale, la salvaguardia del plenum del Senato. Esclusa l’attribuzione a un candidato di un’altra lista, per il rispetto della volontà popolare, si è scelta la strada di applicare la norma di chiusura contenuta nell’articolo 19 della legge elettorale vigente: l’elezione regionale è sempre garantita, ma per raggiungere il plenum si ricorre in ultima istanza al criterio dell’attribuzione nella circoscrizione in cui la lista abbia la maggior parte decimale del quoziente non utilizzata.

L’Assemblea ha approvato le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sull’elezione contestata nella regione Emilia-Romagna, che annullanol’elezione del sen. Patriarca.

Il relatore, sen. Paroli (FI) ha spiegato che, dopo un accurato lavoro istruttorio, la Giunta ha accolto il ricorso del signor Stefano Corti, ha dichiarato contestata e ha poi deliberato l’annullamento dell’elezione del sen. Edoardo Patriarca in base ad accertamenti numerici e al principio del favor voti.

Respinta la questione sospensiva avanzata dal sen. Cucca (PD), è iniziata la discussione alla quale hanno partecipato i sen. Nadia Ginetti, Annamaria Parente, Laos, Nannicini, Anna Rossomando, Tatjana Rojc, Verducci, D’Alfonso (PD) i quali, ritenendo che in una seduta della Giunta sia stato violato il diritto di difesa, hanno avanzato la richiesta di una revisione per campione delle schede valide anche in considerazione dello scarto minimo di voti; i sen. Romeo (L-SP), Balboni (FdI) e Patuanelli (M5S), pur esprimendo stima a apprezzamento per il lavoro del sen. Patriarca, hanno rilevato che le schede sono già state riconteggiate, il lavoro della Giunta si è svolto correttamente e mancano i presupposti per ulteriori accertamenti; hanno quindi preannunciato voto favorevole alle conclusioni della Giunta. Il sen. Marcucci (PD) ha dichiarato voto contrario alle conclusioni della Giunta; i sen. Malan (FI) e Agnese Gallicchio (M5S) hanno dichiarato voto favorevole. Con votazione a scrutinio segreto sono stati respinti gli ordini del giorno in difformità.

L’Assemblea ha approvato le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sull’elezione contestata nella regione Calabria e conseguentemente sulla elezione contestata nella regione Lazio.

Il relatore sen. Balboni (FdI) ha spiegato che, a seguito di accertamenti, un seggio attribuito in Calabria alla Lega spetta invece a Forza Italia; la Giunta propone di annullare l’elezione in Calabria del sen. Salvini, che viene proclamato eletto nel Lazio, e conseguentemente di annullare l’elezione della sen. Kristalia Papaevangeliu nel Lazio, e di proclamare eletta in Calabria Fulvia Michela Caligiuri.

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Fonte senato.it – Comunicati di seduta

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