Nicola Di Marco 👇

Sono ancora troppe le famiglie che fanno sforzi enormi all’interno delle mura domestiche, per prendersi cura dei loro cari gravemente malati o affetti da patologie, e per le quali Regione Lombardia ha il dovere di fare di più. Per questo, insieme alla collega Pizzighini, abbiamo chiesto di audire il Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità nella Commissione Welfare di Regione Lombardia.

In primis per sensibilizzare questa maggioranza sull’esigenza di maggiori fondi per le famiglie con persone con disabilità gravissima (misura B1) e con persone con disabilità gravi o anziani non autosufficienti (misura B2). Fondi che intendiamo chiedere nella prossima legge di bilancio. Per questo tipo di interventi occorre uscire dalla logica del “bando” che crea incertezza di accesso alle risorse, ma immaginare un sistema di finanziamenti strutturali e regole d’accesso più snelle.

Inoltre, è necessario fare il punto sugli effetti della legge sui caregivers che il Consiglio regionale ha approvato un anno fa. Questo per capire se la direzione è giusta o se sono necessari correttivi e migliorie.

I caregivers sono persone che per le attività di assistenza continuativa nei confronti dei loro familiari, hanno la necessità di vedersi riconosciuti diritti come: riposo, vita sociale e contributi pensionistici.

Fondamentale poi chiedersi in quale modo Regione Lombardia intenda promuovere percorsi di vita indipendente? Sotto questo punto di vista c’è ancora molto da lavorare.
Vi sono casi lodevoli nati spontaneamente sul territorio, come il “Bottegaio nostrano” e “Condivivere”, che ho visitato ed apprezzato personalmente, ma il loro straordinario lavoro deve essere affiancato da quello delle Istituzioni e sotto questo aspetto Regione Lombardia ha il dovere di fare di più.

Servono progetti che partano dall’analisi dei bisogni del singolo, al fine di integrare le persone con disabilità all’interno del tessuto sociale e produttivo in un percorso di vita indipendente.
È questo l’obiettivo che, come istituzione, abbiamo il dovere di porci.

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