Nuova Utopia Italiana

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Conferenza Stampa di Presentazione del Libro “Nuova Utopia Italiana”

6 Giugno alle 17.30 presso la Libreria UBIK, Piazza della Borsa, 15 – Trieste

“Nuova Utopia Italiana” scaturisce dall’incontro di due persone “strambe”. Franco Maranzana, classe 1934, geologo globetrotter che ha operato in un centinaio di Paesi nei Cinque Continenti, e Gabriele Gattozzi, classe 1969, dottore in Scienze Politiche con esperienze nei settori energia, miniere e moda. I due si incontrano nell’ottobre del 2000 all’Associazione Mineraria Italiana a Roma Parioli durante il passaggio delle consegne per il ruolo di direttore del settore minerario, che Franco lasciava appunto a Gabriele. I due simpatizzano e mantengono i contatti anche nel corso degli anni successivi, scambiandosi idee, progetti e riflessioni, soprattutto sul destino del nostro Paese.

Nel 1995 Franco aveva concepito e scritto “Il Palazzo della Ragione”, un progetto, un sistema – riportato nel presente pamphlet tal quale – che mirava (e mira) a sostituire l’attuale sistema elettorale basato sulla rappresentanza attraverso una estrazione ponderata dei potenziali cittadini governanti. Nel 2007 Gabriele aveva dato luce a “7 Italie – I Nuovi Politici di Nuova Italia” uno studio-progetto federalista che intendeva dividere il nostro Paese in 7 Macroregioni, oltre a fornire un nuovo modello di organizzazione amministrativa. Sulla base di questa loro “sintonia utopistica” decidono di incontrarsi dopo tanto tempo al Vinitaly di aprile 2018, in occasione di una conferenza stampa di Bruno Mei, che lancia il suo dispositivo anticontraffazione per il vino.

In quella occasione, Franco chiede a Gabriele di immaginare una nuova ripartizione dell’Italia, non più sulla base delle 7 Italie, bensì sulla base di un criterio geografico che possa portare alla definizione di zone e comunità omogenee ed identitarie. “Restando ad esempio in Veneto – spiega Franco a Gabriele – che cosa c’entra Venezia con Cortina?”. Questo è l’interrogativo con cui si lasciano, con la promessa da parte di Gabriele di cercare di identificare un criterio plausibile e coerente che possa giustificare questa nuova prospettiva di definizione dei confini interni del nostro Paese, ipotizzata da Franco.

Il criterio viene poi trovato nel concetto orografico (si veda nota metodologica) attraverso il quale vengono identificate tre nuove Zone e Comunità (ZeC): costiere, pianeggianti e montane. Al loro interno, data la forte urbanizzazione di determinate zone del nostro Paese, vengono definite anche le Aree Metropolitane (AM). “Per una nuova geografia politica, economica ed amministrativa del nostro Paese” è quindi la parte innovativa del presente pamphlet, ma è assolutamente compatibile con quanto ipotizzato in precedenza e in autonomia dai due utopisti. A supporto di tale ipotesi, viene anche fornita una cartografia innovativa dell’Italia ripartita in ZeC sulla base del criterio orografico-altimetrico e un compendio statistico su superficie, popolazione, densità e PIL (in valori assoluti e pro-capite) delle varie ZeC.

Oltre alla parte centrale del presente pamphlet, gli autori hanno pensato di aggiungere una “Miscellanea di idee, progetti e proposte per il rilancio del Nostro Paese”, sezione nella quale riportano alcuni spunti – anche estemporanei – che erano difficilmente inquadrabili nei contenitori precedenti. Si tratta di: “Scuola e Istruzione: la scuola italiana tra critica e utopia” di Alberto Nigi (che ha anche curato l’editing del presente volume ma è di fatto sollevato da ogni sua responsabilità per i contenuti esposti al di fuori del suo contributo); “Vendo Oro!”; “Breve storia del debito pubblico italiano (1945-2018)”; “Archiviamo l’Ancien Régime!”; “I falsi e i veri problemi della Repubblica Italiana”; “Think different o think the unthinkable?”; I Sei Presidenti”; “Un espediente per valorizzare il patrimonio artistico inutilizzato: Risanamento Debito Pubblico Spa”. La pubblicazione si chiude con “Il Diritto all’Utopia – Un tributo a Claude Henri de Saint-Simon”, con testo originale in francese e traduzione a fronte in italiano.

 

 

 

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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