Perchè il petrolio non finisce mai?

Tempo di lettura: 2 minuti

di A. Rosanna – Il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta del più grande giacimento di petrolio e gas mai trovato. Si stima che contenga 46,3 miliardi di barili di petrolio, 281 trilioni di metri cubi di gas naturale.

Situata nel Wolfcamp Shale in Texas e nel bacino del Permiano nel Nuovo Messico, si appresta a diventare una risorsa incredibile per gli USA.

Ma perché il petrolio non finisce mai?

Uno dei problemi quando si tratta di capire l’industria petrolifera e del gas è che la terminologia può essere fuorviante. Ad esempio, quando qualcuno chiede quanto petrolio o gas rimane, la risposta è quasi sempre che ne rimane per 20 anni. Questo significa che progressivamente si elimineranno i combustibili fossili. Ma la cosa curiosa è che anche 20 anni fa avevamo 20 anni di petrolio e gas, e lo stesso era vero 20 anni prima, e probabilmente sarà vero tra 20 anni.

La cifra menzionata riguarda una stima. Cioè si tratta di giacimenti di petrolio e gas che sono stati trovati con una certezza del 90% e che possono essere recuperati alle condizioni economiche, tecnologiche e politiche di oggi.

Ma non è così semplice. Dietro le riserve accertate ci sono le riserve probabili, che sono al 50% certe e le riserve possibili, che sono del 10% certe. Capite ora?

Poi ci sono le risorse, come quelle di cui parla il Dipartimento degli Interni USA. Le risorse sono aree dove è noto da tempo il petrolio e il gas, ma non è stato determinato se è ancora economicamente fattibile il recupero.

Quell’”ancora” è la grande variabile perché quando si sviluppano nuove tecnologie di rilevamento, perforazione e recupero, come il fracking, le risorse possono rapidamente diventare riserve comprovate. In pratica cambiano categoria. Questo è effettivamente il modo in cui è stato trovato il nuovo gigantesco giacimento di petrolio e gas negli Stati Uniti. Era noto da tempo, ma la tecnologia non permetteva il recupero, o meglio lo permetteva, ma sarebbe costato più della vendita. Oggi le cose sono cambiate.

Naturalmente, i progressi della tecnologia hanno anche aperto alternative basate sulle energie verdi. Quindi anche se le nuove risorse petrolifere e gassose si dimostrassero pian piano accessibili, potrebbero diventare economicamente non remunerative per il continuo calo del costo delle energie rinnovabili.

Anche in questo caso, il costo climatico e ambientale non viene menzionato da nessuno.

Leggi Tutto

Fonte Il Blog di Beppe Grillo

Powered by WPeMatico

Commenti da Facebook
(Visited 21 times, 1 visits today)
Vai alla barra degli strumenti