Piani regionali per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità

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TITOLO

Piani regionali per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità

 

ABSTRACT

Il presente avviso si pone l’obiettivo di promuovere un’assistenza sanitaria integrata ed uniforme su tutto il territorio nazionale, in linea con la necessità di tutelare i diritti di titolari e richiedenti protezione internazionale ovvero delle persone che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale.

 

ENTE EROGATORE

Commissione europea – Ministero dell’Interno – Dipartimento per Le Libertà Civili e l’Immigrazione

 

SCADENZA

31/10/2023 ore 12.00

 

LINK AL PROGRAMMA

OBIETTIVO 

  • Potenziare la tutela della salute di richiedenti e titolari di protezione internazionale, inclusi i MSNA, in condizione di vulnerabilità fisica e/o psichica, presenti nei centri di accoglienza del territorio.

 

AZIONI FINANZIABILI

Gli ambiti progettuali di riferimento prevalenti, oggetto del presente avviso sono di seguito indicati:

  • Attività di analisi e valutazione del contesto locale di intervento;
  • Attività volte alla definizione e attuazione di una governance multilivello finalizzata ad un approccio sistemico nella presa in carico dei bisogni di salute della popolazione target;
  • Attività mirate alla pronta individuazione ed emersione delle persone con vulnerabilità, in via prioritaria donne e minori accompagnati e non, durante tutte le fasi dell’accoglienza;
  • Attività mirate ad un efficace invio, segnalazione e passaggio delle informazioni sullo stato di salute e sulle condizioni di vulnerabilità delle persone, fra gli operatori coinvolti nell’assistenza, durante tutte le fasi dell’accoglienza nel rispetto della normativa di protezione sui dati personali;
  • Avvio/rafforzamento nei luoghi di sbarco e presso i valichi di frontiera terrestre e aerea di azioni sinergiche al fine di assicurare una pronta presa in carico a livello territoriale dei bisogni individuati da parte delle autorità competenti e dei servizi esistenti;
  • Azioni di prossimità volte a promuovere la prevenzione e promozione della salute, anche presso le strutture di accoglienza o altri luoghi di aggregazione, attraverso unità mobili ed equipe multidisciplinari delle ASL di riferimento territoriale sempre supportate da mediatori linguistici-culturali, in collaborazione con le istituzioni locali e la rete dell’accoglienza;
  • Armonizzazione e multidisciplinarietà degli interventi, anche domiciliari/di prossimità, a favore delle persone con vulnerabilità;
  • Attività di prevenzione e promozione della salute fisica e mentale e delle malattie croniche non trasmissibili durante la fase di ingresso nel territorio e durante l’accoglienza;
  • Interventi per la cura, assistenza e riabilitazione anche domiciliare, laddove necessario per il Servizio Sanitario Nazionale, di richiedenti e titolari di protezione internazionale con disabilità;
  • Definizione di percorsi assistenziali multidisciplinari dedicati ai MSNA al fine di giungere tempestivamente ad un inquadramento diagnostico e una adeguata presa in carico nei servizi sanitari pubblici;
  • Sviluppo e/o implementazione dell’equipe multidisciplinare per la certificazione dell’età nel rispetto della legge vigente;
  • Assistenza ai minori stranieri, tramite la definizione di percorsi assistenziali di sistema per la tutela della salute psico-fisica dei MSNA e per il corretto inquadramento diagnostico e presa in carico;
  • Promozione di servizi di assistenza psico-sociale attraverso sportelli preposti alla sensibilizzazione e disseminazione dei servizi di supporto per MSNA;
  • Definizione e realizzazione di percorsi salute rivolti a donne richiedenti e titolari di protezione internazionale, con particolare attenzione a donne in gravidanza e donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili;
  • Attività di alfabetizzazione sanitaria dei migranti, anche in materia di salute sessuale e riproduttiva;
  • Interventi a favore di persone sopravvissute a violenza di genere, abuso, sfruttamento e tratta;
  • Attività di certificazione medico legale e presa in carico degli esiti di tortura e di trattamenti inumani e degradanti, da parte dei servizi sanitari pubblici preposti, anche ai fini dell’invio alle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della protezione internazionale;
  • Azioni volte ad assicurare un servizio di mediazione linguistico-culturale qualificata a supporto dell’equipe multidisciplinari nei presidi sanitari (ASL) per favorire il corretto accesso ai servizi sanitari attraverso azioni di health literacy e orienteering;
  • Formazione continua e congiunta degli operatori sanitari, dei mediatori linguistico-culturali e degli operatori del sistema di accoglienza, impegnati nel territorio di riferimento;
  • Valutazione in itinere dei percorsi posti in essere al fine di misurare la qualità dei servizi, l’accesso ad essi da parte della popolazione migrante e migliorarne l’efficacia;
  • Disseminazione e condivisione dei modelli e dei risultati relativi alla sperimentazione dell’intervento con i servizi sanitari e sociosanitari del territorio, con l’obiettivo di creare sensibilizzazione ed interesse al tema;
  • Azioni finalizzate alla riduzione del rischio di traumatizzazione vicaria per gli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari dedicati all’utenza target di progetto e per gli operatori del sistema di accoglienza;
  • Rafforzamento e/o creazione di una rete tra tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nell’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, a favore dei migranti accolti presso i centri di accoglienza o presenti nel territorio di riferimento;
  • Erogazione dell’informazione sanitaria multilingua nel rispetto di particolari esigenze legate alle persone con disabilità.

Le attività progettuali dovranno concludersi entro 3 anni (36 mesi) dal loro avvio.

 

DESTINATARI

  • Destinatari diretti: richiedenti e titolari di protezione internazionale, anche minori, portatori di bisogno di assistenza sanitaria aspecifica e/o affetti da vulnerabilità fisiche o psichiche, con particolare riferimento a portatori di patologie traumatiche, malattie croniche, disturbi mentali ed altre disabilità.
  • Destinatari indiretti: operatori sanitari, operatori del sistema di accoglienza, operatori dei servizi sociali ovvero di istituzioni territoriali direttamente coinvolti nel percorso di accoglienza, mediatori linguistico-culturali specializzati.

PAESI AMMISSIBILI
  • Italia: è un avviso regionale a valere sul Fondo europeo Asilo e Migrazione (FAMI).

 

TERRITORI/PAESI DI REALIZZAZIONE

Le attività esecutive dei progetti dovranno essere sviluppate sul territorio regionale o in parte di esso o, nel solo caso di progetti presentati per le Province Autonome, a livello provinciale.

Potranno essere previste altresì azioni di carattere transregionale per lo scambio di buone pratiche, amministrative, gestionali o per la realizzazione di azioni innovative.

BENEFICIARI

Sono ammessi a presentare proposte progettuali a valere sul presente avviso in qualità di Capofila di Soggetto Proponente Associato esclusivamente:

a) Regioni ordinarie, Regioni a statuto speciale o Province autonome;

b) Aziende Sanitarie (o diversamente denominate sulla base della normativa regionale di riferimento, es. ASL, ASP, AUSL etc.) esplicitamente delegate dai soggetti di cui al punto a.

E’ ammessa la presentazione di un’unica proposta progettuale da parte del Capofila.

Sono ammessi a presentare proposte progettuali, in qualità di Partner:

a) Enti locali come definiti dall’art. 2 del D.Lgs. n.267 /2000 s.m.i. o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria o loro unioni, consorzi e associazioni

b) Università ovvero, singoli Dipartimenti Universitari;

c) Organismi ed organizzazioni internazionali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

d) Aziende Sanitarie (o diversamente denominate sulla base della normativa regionale di riferimento, es. ASL, ASP, AUSL etc.);

e) Aziende ospedaliere;

f) Enti pubblici, consorzi, associazioni, unioni tra soggetti pubblici;

g) Associazioni e ONLUS operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

h) ONG operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

i) Società̀ Cooperative e Società̀ Consortili operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

j) Organismi di diritto privato senza fini di lucro e imprese sociali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

k) Fondazioni di diritto privato operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;

l) Policlinici universitari;

m) Consorzi, associazioni, unioni o reti tra i precedenti soggetti.

 

SPECIFICA BENEFICIARI

  • Ogni proposta dovrà obbligatoriamente prevedere, a pena di inammissibilità, un partenariato composto da almeno il 50% delle Aziende Sanitarie (o diversamente denominate sulla base della normativa regionale di riferimento, es. ASL, ASP, AUSL etc.) del territorio regionale di riferimento/Provincia autonoma;
  • Ogni proposta dovrà, inoltre, prevedere l’adesione obbligatoria di Enti Locali aderenti alla rete del Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI) e Prefetture competenti per territorio.

DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE

32.000.000 euro.

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Le allocazioni finanziarie massime previste per ogni Regione/ Provincia Autonoma sono indicate nella tabella riportata al punto 3.2 del presente avviso.

Il piano finanziario di ciascuna proposta progettuale prevedrà un cofinanziamento comunitario fisso pari al 50% del costo complessivo di progetto e un cofinanziamento nazionale pari al restante 50%. Il Soggetto Proponente può concorrere con risorse proprie al cofinanziamento del progetto fino ad un massimo del 50% del costo del progetto stesso. Tale contributo, infatti, concorrerà alla definizione del piano finanziario complessivo relativamente alla parte di cofinanziamento nazionale e, dunque, nel prescritto limite del 50%. Dell’eventuale contributo privato si terrà conto in sede di valutazione di merito.

Ciascuna proposta progettuale dovrà obbligatoriamente prevedere, in aggiunta alle attività specifiche, attività relative alla gestione e al controllo del progetto (WP0).

L’importo complessivo per le attività di cui al WP0 non potrà essere superiore al 14% dei costi diretti del progetto.

I costi indiretti possono essere calcolati forfettariamente fino ad un massimo del 7% dei costi diretti ammissibili.

 

MODALITA’ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE
I Soggetti Proponenti dovranno presentare i progetti usando esclusivamente il sistema informativo FAMI.

Per accedere al portale i Soggetti Proponenti dovranno disporre preliminarmente dello SPID, di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) e di Firma digitale e, quindi, procedere alla registrazione al stesso, secondo le modalità indicate all’interno del Manuale di registrazione al Sistema Informativo FAMI.

La procedura di registrazione al sito è completamente on line e, usando le credenziali (login e password) fornite in fase di registrazione, i Soggetti Proponenti registrati accederanno ad un’area riservata nella quale potranno accedere e compilare la modulistica necessaria.

Non sono ammessi invii cartacei o su format differenti da quelli indicati.

L’avvenuto invio della domanda all’Autorità Responsabile sarà attestato esclusivamente da una ricevuta inviata automaticamente dal sistema all’indirizzo di posta elettronica certificata indicata dal Soggetto Proponente in fase di registrazione.

La documentazione completa dell’Avviso e ulteriori informazioni sono reperibili nel sito web del Ministero dell’Interno indicato.

 

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO
Italiano

CONTATTI DIRETTI EMAIL

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Fonte Infobandi CSVnet

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