Politiche per la sicurezza energetica

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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nel febbraio 2022, ha determinato gravi ripercussioni sui mercati dell’energia.
Le tensioni geopolitiche hanno reso evidente, per l’UE nel suo complesso, e per gli Stati membri, la necessità di garantire il proprio approvvigionamento energetico e la propria sicurezza energetica, dando avvio ad una fase di sostituzione della Russia  come fornitore di talune categorie di beni, soprattutto energetici – con altri produttori.
Tra i beni energetici, le quotazioni del gas sono quelle che hanno subito le maggiori oscillazioni, superando i 300 €/MWh ad agosto 2022. Nei mesi successivi il trend ha subito un’inversione, fino a tornare a giugno 2023 ad un valore attorno ai 30€/MWh.
Le misure urgenti – adottate in sede europea e nazionale – per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti, diversificare la provenienza di gas importato, in modo da spezzare la dipendenza dal gas russo, assicurare un elevato riempimento degli stoccaggi, aumentare la capacità di rigassificazione, hanno svolto un ruolo essenziale ai fini di un ridimensionamento del fenomeno.

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Fonte Camera dei deputati – Attività parlamentare nella XIX Legislatura

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