Le testimonianze dei lavoratori del settore descrivono un quadro ben diverso da quello millantato da Renzi e Meloni. Altro che reddito di cittadinanza che rende “pigri” i lavoratori: anche nel caso in cui la struttura offra un contratto in regola, il salario mensile che il dipendente percepisce non rispecchia mai il reale monte orario lavorato. In sostanza, a fronte di 80/90 ore settimanali, il lavoratore se ne vede retribuire solamente 36 o 40, a seconda del tipo di contratto.
Il resto delle ore? I più “fortunati” percepiscono parte del compenso in nero, moltissimi lavoratori però devono accontentarsi della cifra pattuita da contratto, lavorando di fatto gratuitamente il resto delle ore.
Criminalizzare una misura come il reddito di cittadinanza perché ritenuta la causa dell’impossibilità di trovare lavoratori stagionali è, oltre che sbagliato, offensivo nei confronti di tutti coloro che, come Alberto, vengono sfruttati stagione dopo stagione.
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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook