Qui di seguito riportiamo l’intervista rilasciata da Maria Angela Danzì a Repubblica in merito al rigassificatore di Vado. Buona…

Qui di seguito riportiamo l’intervista rilasciata da Maria Angela Danzì a Repubblica in merito al rigassificatore di Vado. Buona lettura ⤵

🟢 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐥𝐢𝐠𝐮𝐫𝐞? 𝐒𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐬𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞?
La decisione di spostare il rigassificatore a Vado Ligure è viziata dalla mancata valutazione e scelta di altri siti alternativi sui quali non ci sarebbe un impatto ambientale cosi significativo. Non lo diciamo noi, ma lo dicono studiosi come la biologa marina Nadia Rebotti, l’Istituto Superiore di Sanità che ha evidenziato una serie di inadeguatezze, l’ISPRA, la Capitaneria di Porto e i Vigili del fuoco. La nostra opposizione al progetto è supportata da dati scientifici che dimostrano il rischio per la salute e l’ambiente. Adesso arriva anche il monito della Commissione europea che ricorda la corretta applicazione di questi principi di cautela e tutela.

🟢 𝐂𝐡𝐞 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞?
L’articolo 6 della direttiva Habitat impone all’Italia una serie di obblighi e di procedure specifiche per la conservazione dell’area marina protetta di Bergeggi. La Commissione adesso è alla finestra perché il progetto è nella fase di valutazione d’incidenza ambientale, ma nella sua risposta alla interrogazione, presentata assieme alla collega Tiziana Beghin, indica il percorso da seguire:
in presenza di siti d’importanza comunitaria e di una valutazione d’incidenza significativa, si può procedere a dare deroghe solo ove non sussistono altre alternative di localizzazione.
Se non si vuole rischiare l’apertura di una procedura d’infrazione chiusa la conferenza dei servizi, deve essere individuato un altro sito che sia ambientalmente ed economicamente sostenibile e che comunque deve essere al di fuori della Regione Liguria data la fragilità del suo territorio.

🟢 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ “𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐨”, 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐚? 𝐒𝐮 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐥𝐚𝐫𝐠𝐨, 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐨…
Può essere un’occasione, almeno in Liguria?Temo che colorando politicamente questa battaglia si faccia un regalo a chi vuole rigassificatore. Alle altre forze politiche di centro-sinistra dico: non piantiamo bandierine ma sosteniamo tutti insieme le iniziative che arrivano dal basso e dai cittadini. Possiamo vincere questa battaglia perché questo progetto non ha senso, è semplicemente una follia.

🟢 𝐀𝐥 𝐝𝐢 𝐥𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐠𝐮𝐫𝐞, 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐢 𝐫𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢? 𝐈 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐨…
La strada indicata dall’ONU e intrapresa dall’UE è quella di accelerare lo sviluppo di progetti di efficienza energetica e di energie rinnovabili. Costruire infrastrutture per i combustibili fossili, come per esempio i rigassificatori, non è la strategia giusta per lottare contro i cambiamenti climatici e sposta la nostra dipendenza dalla Russia ad altri player come l’Algeria, il Qatar o il Kazakhstan. Dobbiamo invece lavorare per raggiungere l’indipendenza grazie alle rinnovabili. Nel 2023 in Italia la produzione di energia elettrica proveniente da rinnovabile è stata del 41,7%, in Germania oltre il 50%, eppure noi siamo il Paese del sole e del vento. Possiamo e dobbiamo fare di più.

🟢 𝐀 𝐬𝐞𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐝𝐢𝐫𝐥𝐨 𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢. 𝐒𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨?
Sono a disposizione di Giuseppe Conte e della comunità del Movimento 5 Stelle per continuare le battaglie iniziate al Parlamento europeo. La prossima legislatura sarà decisiva per una maggiore integrazione su sanità, energia, politica estera e di difesa. Vogliamo un Patto Stabilità focalizzato sulla crescita sostenibile e l’istituzione di un Energy Recovery Fund. E poi l’UE deve dotarsi di una strategia per la casa. Troppi giovani oggi non possono permettersela.

🟢 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐚, 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐞 𝐌𝟓𝐒? 𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐝 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐯𝐚 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐢, 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐢.
Come M5S abbiamo sempre parlato di campo giusto proprio per sottolineare la nostra volontà di concentrarci sulle cose da fare piuttosto che sulle alchimie politiche. Con le altre opposizioni al governo Meloni abbiamo messo in campo una battaglia sul salario minimo e abbiamo condiviso una forte critica alla Manovra che ci riporta in piena austerity. Continueremo il dialogo con Elly Schlein e auspichiamo che dentro il suo PD si faccia rispettare maggiormente perché a volte la linea politica romana è una, mentre i suoi votano a Bruxelles in maniera opposta.

🟢 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐝 𝐞 𝐌𝟓𝐬?
La legge elettorale delle europee è proporzionale e dunque ognuno correrà con i propri simboli e i propri candidati. Per battere il malgoverno della destra le convergenze devono essere trovate sui pogrammi politici , e possono essere trovate a livello elettorale in altri contesti, come in Sardegna dove la nostra candidata Alessandra Todde sta facendo un ottimo lavoro per voltare pagina.

🟢 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐥𝐞 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐞?
Le elezioni europee non dovrebbero essere un test o un’occasione di rivincita . Questo è il metodo Meloni che pensando di candidarsi ovunque, pur incompatibile , cerca di conservare un consenso in caduta.. Noi faremo campagna sul programma delle politiche europee che incidono sulla vita dei cittadini, lo ripeto: Salute, ambiente, sicurezza sociale ,casa

🟢 𝐈𝐧 𝐋𝐢𝐠𝐮𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟓, 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐚̀ 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐌𝟓𝐬, 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨, 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐚̀ 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨, 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐚𝐥𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞?
Una cosa alla volta. Prima le europee e poi ci concentreremo per restituire la Liguria ai liguri. Toti invece, come dimostra la vicenda del rigassificatore, la sta svendendo a lobby e logiche romane.

(Feed generated with FetchRSS)

Commenti da Facebook