Sei disabile? Fai il giro!

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Quella che si vede è la rampa di ingresso alla scuola elementare di Rovagnate. Edificio da poco totalmente ristrutturato.

Da anni osservo questa rampa e con un po’ di tristezza noto che non esiste uno scivolo, una rampa o un servoscala che agevoli l’ingresso delle persone disabili.

Certo, si può obiettare che esiste un ascensore sul retro; che l’incidenza degli alunni con disabilità è molto bassa; che il valore “storico-architettonico” dell’edificio non andrebbe modificato.

E potrebbero essere tutte obiezioni legittime.

Ma continuano a sorgermi delle perplessità.

Il pensiero che maggiormente prevale è che, innanzi tutto, quelle scale sono utilizzate anche durante le competizioni elettorali, perché lì sono ubicati i seggi, e che quindi in quelle occasioni vengono utilizzate anche da cittadini anziani e persone con difficoltà di deambulazione.

Poi mi viene spontaneo pensare al segnale “educativo” che quella rampa rappresenta nei confronti, appunto, dei bambini che frequentano quella scuola.

Se sei disabile non entri a scuola come tutti gli altri, devi fare il giro, non stai con i compagnetti, non entri o esci insieme a tutti: passi “di là” isolandoti dal gruppo. Sei e resti comunque un “diverso”.  Perché al mattino, quando i bimbi si accalcano prima del suono della campanella, tu devi comunque distaccarti e fare il giro...

E questo messaggio indiretto io lo trovo molto triste.

Non credo ci sarebbe voluto un capolavoro di ingegneria per creare una rampa di accesso!

Così come credo che un servoscala (prezzo stimato dai 3000 euro in su) non sia da considerarsi una spezza pazzesca.

So solo una cosa: se avessi un figlio disabile o una persona cara non deambulate da accompagnare all’interno della scuola, sarei molto disturbato dall’idea di dover passare dal retro.

Ma probabilmente è un problema che mi creo soltanto io….

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