Sul contestato progetto del Depuratore del Garda è sempre più evidente una situazione che si potrebbe definire imbarazzante. Ab…

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Sul contestato progetto del Depuratore del Garda è sempre più evidente una situazione che si potrebbe definire imbarazzante.

Abbiamo interrogato Regione Lombardia in merito ai fondi a disposizione del progetto e ciò che è emerso è una confusione pressoché totale, almeno per quanto riguarda costi e tempistiche.
L’assessorato guidato da Sertori risponde affermando che il 26 gennaio 2024 sarebbe stata aggiudicata la progettazione definitiva dell’opera, per un valore di circa 3,2 milioni di euro. È invece risaputo che, grazie alle novità introdotte sul codice degli appalti, la progettazione definitiva può essere bypassata e infatti si andrà ad assegnare, in un unico bando, la progettazione esecutive e l’esecuzione delle opere. Per la sola progettazione esecutiva la base d’asta dovrebbe partire, da fonti giornalistiche, da 5,3 milioni euro e non 3,2 milioni come invece affermato nella risposta. Soprattutto però il bando non è ancora stato pubblicato, quindi al momento non risulta essere stato aggiudicato nulla.
Il che lascia perplessi in merito alle risposte ricevute, dalle quali si capisce come l’unica cosa chiara sia lo stato confusionale nel quale naviga la giunta regionale, che contribuisce ad aumentare il disordine e la confusione sui territori.
Anche per quanto riguarda il tanto contestato utilizzo della tassa di soggiorno, Regione Lombardia sembra non avere reale contezza della situazione. Secondo l’assessore i sindaci sarebbero tutti concordi nell’utilizzo di questa imposta, per coprire parte del costo del nuovo sistema di collettamento.

Le recenti dichiarazioni di diversi amministratori locali, invece, disegnano un quadro ben diverso, dove una piccola minoranza sarebbe favorevole a rispettare quanto sancito nella convenzione del 2017 e tutti gli altri contrari.
Infine, sulla legittimità e attualità di quella convenzione, l’Assessore afferma che essa potrà essere rivista: “alla luce dei nuovi costi delle opere e del relativo cronoprogramma”. A nostro avviso, invece, la convenzione non ha più alcuna validità perché agganciata a scenari profondamente mutati, nonché basata su due assunzioni che in tutti questi anni hanno dimostrato tutta la loro infondatezza: prima di tutto la suddivisione della gestione del bacino gardesano seguendo confini amministrativi, ovvero sponda gardesana e sponda veronese; e in secondo luogo l’urgenza della sostituzione delle sublacuali che a quest’ora, secondo loro, avrebbero già dovuto esplodere inondando il Garda di reflui fognari.

La realtà è invece molto più cruda e ci dice che, nonostante la nomina risalente ormai a tre anni fa, di un Commissario Straordinario che avrebbe dovuto accelerare e velocizzare il progetto, oggi non sappiamo né quanto costerà l’opera, né quando partiranno i cantieri e quanto dureranno, né tanto meno chi sosterrà i costi non coperti del Ministero.

Oggi Paola Pollini M5S parteciperà alla manifestazione unitaria in difesa del fiume Chiese e dei laghi d’Idro e Garda, che partirà in Largo Formentone alle ore 15.00 a Brescia. Invitiamo tutte le cittadine e cittadini che hanno a cuore il nostro territorio a prenderne parte.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Lombardia on Facebook

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