In Germania ad esempio il salario minimo, introdotto otto anni fa, è stato portato lo scorso ottobre a 12 euro l’ora ma, come evidenzia il centro di ricerca tedesco sull’economia del lavoro Iza in uno studio del 2019, in seguito ai precedenti ritocchi al rialzo non c’è stata evidenza di un aumento della disoccupazione e i datori di lavoro non hanno sostituito i lavoratori full-time con impiegati a tempo parziale. L’economista ex Mit Simon Jäger, numero uno del centro, ha detto alla Faz di non aspettarsi nemmeno ora impatti negativi sull’occupazione, mentre è probabile una “riallocazione del lavoro dalle imprese meno produttive” come piccoli ristoranti e negozi, “a quelle più produttive, come la manifattura, che si possono permettere di pagare stipendi più alti. Un altro paper di Marco Caliendo e Linda Wittbrodt evidenzia che il salario minimo ha avuto un significativo effetto negativo sul wage gap tra uomini e donne.
Queste evidenze, a nostro avviso, dimostrano come l’introduzione del salario minimo anche in Italia sia più necessaria che mai oggi, proprio per rispondere alla congiuntura economica che stiamo vivendo. Meloni studi invece di fare propaganda.
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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook