Trent’anni dopo è ora di riformare il Trattato di Maastricht. Per il Movimento 5 Stelle, le riforme devono muoversi su tre assi….

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Trent’anni dopo è ora di riformare il Trattato di Maastricht.
Per il Movimento 5 Stelle, le riforme devono muoversi su tre assi. Innanzitutto, bisogna rivedere il Patto di Stabilità e crescita prima che sia disattivata la clausola di salvaguardia, escludendo gli investimenti verdi e sociali dal calcolo del deficit.

Occorre poi dare piena attuazione al Pilastro europeo dei diritti sociali adeguando il semestre europeo con nuovi indicatori e riconoscendo ai Ministri del lavoro la stessa dignità politica dei Ministri dell’economia nell’ambito delle decisioni assunte in Consiglio Europeo.

Infine, per rispondere alla spirale inflazionistica in atto, un intervento della BCE sui tassi potrebbe non bastare per rispettare l’obiettivo del 2%, rendendo necessario un coordinamento delle politiche fiscali, ormai indispensabile per garantire una ridistribuzione più equa della ricchezza e la lotta al dumping fiscale.

Oggi, più che mai, dobbiamo accettare il diritto dei cittadini di misurare noi in quanto decisori politici, ma anche l’Unione per le risposte che saprà garantire per il benessere collettivo e il bene comune.

Daniela Rondinelli

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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