Un futuro che funziona: i 100 lavori del futuro

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Esperti futuristi, in collaborazione con BrightHR, hanno svelato “100 lavori del futuro”, suggerendo che “architetti spaziali” e “consiglieri robotici” potrebbero non essere così lontani dalla realtà come potremmo pensare.

Il rapporto “A Future That Works” di BrightHR – compilato dal professore della London Business School, Lynda Gratton e dal futurologo David A. Smith – ha approfondito settori quali comunicazioni, robotica, spazio, ambiente e medicina per analizzare non solo il modo in cui la tecnologia plasma il modo in cui lavoriamo, ma i tipi di lavoro che saranno fondamentali per il futuro.

Dai risultati, dieci dei ruoli di lavoro futuri più straordinari sono:

Programmatore di interfaccia uomo-macchina
Specialista in città sommerse
Avvocato virtuale
Avatar Manager
Specialista in lettura mentale
Consulente robot
Space Architect
Creatore di parti del corpo
Pianificatore di fine vita

Questo l’elenco completo in inglese:

Per le aziende di tutto il mondo, il modo in cui comunichiamo sarà rivoluzionato, assisteremo all’ascesa degli organizzatori di clutter virtuali, esperti di semplicità e linguisti delle macchine.

Da tempo le macchine hanno assunto compiti ripetitivi e laboriosi, una delle conseguenze più sorprendenti dell’impatto della tecnologia avanzata è stata la scomparsa di ruoli di media abilità.

David A. Smith, futurologo e amministratore delegato di futures strategici e organizzazione di ricerca, Global Futures and Foresight, ha affermato che in molti settori le macchine produrranno soluzioni migliori ai problemi rispetto alla media umana: “In campi come la legge, la contabilità e le comunicazioni, le macchine sono in grado di produrre risposte generalmente migliori degli umani. Mentre la sostituzione del lavoro da parte delle macchine è allarmante per chi vi è coinvolto, sappiamo, per esperienza, che siamo sempre stati in grado di adattarci e trovare nuovi ruoli per noi stessi”.

La Professoressa Linda Gratton della London Business School e The Hot Spots Movement ritiene che questa tendenza rischia di diventare ancora più pronunciata nel tempo e che i dipendenti devono pensare in modo più creativo a come raggiungono la progressione di carriera. “Gli studi hanno suggerito che un terzo dei posti di lavoro in Europa sarà sostituito dalla tecnologia nei prossimi due decenni. Con la scomparsa di ruoli di livello medio-alto, i lavoratori potrebbero scoprire che il “gradino “sopra di loro non esiste più e che la scala della carriera potrebbe sembrare più simile a una rete di carriera. L’implicazione ultima è che i lavoratori non otterranno anzianità spostandosi verso l’alto, ma piuttosto spostandosi lateralmente, acquisendo competenze complesse aggiuntive.”

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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