Victoria Osagie, Roberta Siragusa, Teodora Casasanta, Sonia Di Maggio, Piera Napoli, Luljeta Heshta, Lidia Peschechera, Clara Ce…

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Victoria Osagie, Roberta Siragusa, Teodora Casasanta, Sonia Di Maggio, Piera Napoli, Luljeta Heshta, Lidia Peschechera, Clara Ceccarelli, Deborah Saltori, Rossella Placati. Sono i nomi delle donne che sono state uccise da inizio anno. Una ogni cinque giorni.

La pandemia e le conseguenti restrizioni hanno purtroppo peggiorato la situazione.

Questi numeri rappresentano campanelli d’allarme che non possiamo né dobbiamo ignorare. La violenza di genere è alimentata dalla negazione del rispetto verso la donna. Oltre alle azioni da parte delle forze dell’ordine, è necessario un cambio culturale.

Inoltre troppe volte le situazioni di violenza, se denunciate, vengono sottovalutate. I centri antiviolenza sottolineano questa, come quella culturale, come una delle principali cause del fenomeno.

La nuova legge italiana sul Codice Rosso ha introdotto nel codice penale 4 nuovi reati e prevede una corsia preferenziale riservata alle denunce per violenza di genere: si tratta di un primo, importante passo, ma non è sufficiente.

Non spegniamo il faro sulla questione. Serve formazione, decostruzione degli stereotipi fin dalle scuole. I bambini di oggi sono gli adulti di domani.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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