STATI UNITI
Il 20 maggio il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, ha autorizzato formalmente per un periodo di 45 giorni la possibilità per i membri della Camera di esprimere il proprio voto a distanza, a causa della pandemia di coronavirus.
PARLAMENTO EUROPEO
Il 20 marzo il Parlamento Europeo ha aperto alla possibilità di procedere a votazioni da remoto, via mail. Nella sessione plenaria straordinaria del 26 marzo 2020, a Bruxelles, sono stati quindi 687 i membri del Parlamento europeo (su 705) che hanno votato a distanza per la prima volta. In quell’occasione sono state approvate 3 proposte urgenti che contenevano la risposta dell’Unione Europea all’emergenza Covid-19.
- QUI il video della seduta
GRAN BRETAGNA
Il 12 maggio la Camera dei Comuni ha votato per la prima volta da remoto. Una prima apertura sui lavori da remoto era già stata fatta a metà aprile e aveva portato al primo question time in videoconferenza.
SPAGNA
Dal 12 marzo è ammesso il voto telematico a carattere generale, già previsto in alcuni limitati casi sin dal 2011 dal regolamento. Questo tipo di voto è utilizzato solo per deliberazioni di carattere alternativo (sì/no) per la convalida dei decreti-legge pendenti e per l’autorizzazione dello stato di allarme proclamato dal Governo.
- QUI la risoluzione conseguente al regolamento del 2011
- QUI un paper sull’esperenza spagnola pubblicato su federalismi.it
BRASILE
Sia la Camera dei Deputati che il Senato federale hanno avviato una sessione di voto a distanza per esaminare i provvedimenti “anti-corona virus”. Per effettuare le votazioni è stato utilizzato una piattaforma tecnologica ad hoc Remote Deliberation System (SDR).
ARGENTINA
Lo scorso 14 maggio si è tenuta la prima sessione legislativa in forma integralmente telematica. A fine aprile era stato infatti approvato un protocollo per il funzionamento da remoto delle commissioni parlamentari e delle sessioni ordinarie. Il protocollo è limitato a questa pandemia e prevede al momento una durata di 30 giorni.
Anche in Ecuador e Paraguay le sedute si tengono da remoto. In Messico un sistema di voto a distanza è in via di definizione. In Europa, il voto a distanza è realtà anche in Belgio, Polonia, Slovenia e Romania.
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