La conclusione della quarta edizione di ‘Ambientiamo’, organizzata a metà giugno sul lungolago di Gavirate, ha registrato l’intervento del nostro portavoce Roberto Cenci – Esperto Ambientale, che da anni segue le vicende della bonifica delle acque:
“Stiamo andando decisamente bene. Il lago di Varese riprende a vivere: entro il 2024 potremo tornare a fare il bagno”.
L’evento ha messo in luce differenti sensibilità politiche e una sinergia: “il risanamento è un’operazione di restituzione – ha evidenziato Emanuele Monti, presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale -. Da tanti anni io e Cenci parliamo di lago. Ora è sempre più probabile la definizione di una data per il ritorno alla balneazione. A meno che la natura non ci si metta di mezzo. Per quanto riguarda noi uomini, invece, è comune la volontà di raggiungere questo obiettivo”.
Il consigliere Cenci ha spiegato l’iter che ha condotto all’inquinamento del lago partendo dalla causa della ‘malattia’ che ha colpito il lago: l’avvento ne11950 della lavatrice, “una macchina infernale che ha rovinato i sistemi lacuali. Nel 1959 quando questa malattia aveva un nome, eutrofizzazione, il nostro lago fu il primo ad essere colpito”.
Veloce e incisivo il consigliere regionale nel tracciare l’excursus che lui aveva già individuato come scienziato: la chiusura degli scarichi abusivi, la realizzazione del collettore, il prelievo del fosforo nelle acque profonde, il monitoraggio costante.
“Il futuro del lago di Varese va oltre il risanamento – ha spiegato Niccolò Invidia, deputato Cinque Stelle – e implica molti progetti economici, turistici, culturali”. Una parte che toccherà alle generazioni future.
La Prealpina
(Feed generated with FetchRSS)
Fonte MoVimento 5 Stelle Lombardia on Facebook