Ecco perché il Piano Regionale di Sviluppo della Lombardia è una presa in giro

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Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato ieri, 21 giugno, il Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile. Un documento di rara vacuità. Il Movimento Cinque Stelle Lombardia ha votato contro un testo che in trecento pagine di vaghi principi, non è riuscito nemmeno a infilare dieci obiettivi concreti per il territorio, per lo sviluppo della rete ferroviaria, per la tutela della qualità dell’aria, per l’ambiente, per il contrasto al consumo di suolo, per un modello di sviluppo sostenibile per l’agricoltura, per il diritto alla casa e per la sanità regionale.

Nel corso di un Consiglio regionale segnato dall’incapacità del centrodestra anche solo di consentire il normale svolgimento del dibattito, la maggioranza ha rigettato tutte le proposte dell’opposizione. Tutte tranne una: la proposta del gruppo di Lombardia Migliore (Moratti) di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Una proposta inizialmente dichiarata inammissibile, perché ovviamente non attinente al PRSS, ma comunque approvata, nonostante la fuoriuscita dall’Aula dei Consigliere della Lega, che ha sottolineato l’ormai netta spaccatura fra Lega e Fratelli d’Italia all’interno della Giunta Lombarda(lunedì gli Assessori di FdI, avevano disertato la riunione di Giunta).

Il Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile approvato è quindi un documento per noi irricevibile. Difronte alle crisi economica, ambientale, abitativa e dei servizi sanitari regionali, il centrodestra non ha saputo fissare nemmeno un obiettivo concreto.

Il Presidente Fontana ha detto che non è un libro dei sogni, è vero non ci sono nemmeno quelli.

Il testo è un elenco di: “incentivare” “promuovere” “valorizzare”, che cita (male) principi generali ma non concreti nuovi obiettivi e condanna la Lombardia all’inefficienza della maggioranza Fontana, capace finora di farsi notare solamente per la scarsità del lavoro fin qui prodotto.

In particolar modo per quanto riguarda l’incapacità di spendere i fondi ricevuti con il PNRR. Emblematico il caso delle “Case della Comunità”. Avrebbero dovuto rilanciare la sanità territoriale, sono scatole vuote, dove mancano i servizi minimi essenziali, dalle vaccinazioni ai prelievi.

Ancora una volta non viene fatto nulla per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, che parti della maggioranza ancora negano. Al contrario si inventano definizioni che sono la contraddizione di loro stesse come: “agricoltura intensiva sostenibile”.

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Fonte Movimento 5 Stelle

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