GOTHA: MAFIA, POLITICA E TERRORISMO Parla per nove ore l’ex deputato del Psdi e avvocato Paolo Romeo, al processo “Gotha” che l…

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GOTHA: MAFIA, POLITICA E TERRORISMO

Parla per nove ore l’ex deputato del Psdi e avvocato Paolo Romeo, al processo “Gotha” che lo vede imputato come membro della direzione strategica della ‘ndrangheta. Ma, almeno per ora, parla di reati prescritti accaduti quarant’anni fa. Romeo è già stato condannato per concorso esterno nel processo Olimpia.
Romeo – cresciuto in gruppi di estrema destra, con cui partecipò fra l’altro ai moti di Reggio nel 1970-71 – ammette di aver coperto la latitanza del terrorista nero Franco Freda, favorita a suo dire anche dal senatore Renato Meduri del Msi. Romeo dichiara di aver dato “ospitalità a questa persona, anche in modo goliardico” a Milano, ma Freda non era un personaggio qualsiasi. All’epoca era sospettato per diversi attentati con esplosivo, per cui verrà condannato, e imputato per la strage di Piazza Fontana, quindi uno degli artefici della strategia della tensione.
A sentire Romeo fu un gesto di solidarietà ma, per il pentito Barreca, Freda e Romeo nel 1993 (il periodo delle stragi di mafia) fondarono a Reggio Calabria una loggia massonica super segreta di cui facevano parte i vertici della ‘ndrangheta ed esponenti dell’eversione nera. Secondo il pentito, una loggia simile fu creata a Catania da Michele Sindona con esponenti di Cosa nostra e terroristi neofascisti.
Anche il pentito Seby Vecchio pochi giorni fa ha detto cose simili: Romeo era ai più alti vertici della ‘ndrangheta e faceva da tramite con il mondo politico.
Versioni da accertare con gli opportuni riscontri, quelle dei pentiti, ma che disvelano scenari inquietanti nei rapporti tra politica, mafie e terrorismo.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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