Grazie alla Salvamare siamo tutti custodi del nostro patrimonio blu

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La legge Salvamare appena approvata in prima lettura alla Camera è un prezioso strumento di cui potremo disporre per tutelare e ripulire dai rifiuti i nostri mari, laghi, e fiumi.

Quando sarà approvata in via definitiva, l’Italia avrà la prima legge nella sua storia volta a tutelare l’ecosistema marino e le acque interne. Fa specie vedere che a Montecitorio una norma così importante abbia visto l’astensione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, a riprova della loro totale mancanza di attenzione ai temi ambientali.

È stato naturale per noi dedicare questa legge ad Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore di Pollica, nel Cilento, barbaramente assassinato il 5 settembre 2010. Vassallo diceva spesso che “la vera ricchezza è il luogo in cui si vive”, e come lui tutti noi italiani viviamo immersi nel Mare nostrum, a cui però spesso voltiamo le spalle, tollerandone l’inquinamento e lo sfruttamento eccessivo.

Ecco, con Salvamare, l’Italia smette di voltare le spalle al suo mare e ai suoi specchi d’acqua dolce. Finalmente inauguriamo una grande stagione di pulizia e al tempo stesso un’opera di sensibilizzazione culturale e responsabilizzazione collettiva: il mare è di tutti, fiumi e laghi sono di tutti noi e tutti noi dobbiamo poter contribuire a garantire la qualità di questi preziosi ecosistemi.

Nel nostro Paese, come in tutto il mondo, siamo ormai davanti a un’autentica emergenza: oltre tre quarti dei rifiuti presenti nel Mediterraneo è plastica, tra Ionio e Adriatico si trovano 300 chili di rifiuti in un chilometro quadrato di fondale, che diventano 983 chili a sud del delta del Po.

Eppure oggi un pescatore che voglia riportare a riva i rifiuti impigliati nelle sue reti non può farlo: rischia una sanzione o di dover pagare come se quei rifiuti li avesse prodotti lui sulla sua imbarcazione. Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle e al lavoro costruttivo fatto con le altre forze parlamentari e con tante associazioni, abbiamo affrontato e risolto quest’assurdità.

Così la legge Salvamare consentirà ai pescatori di compiere in tutta tranquillità quella che evidentemente e incontestabilmente è un’azione virtuosa: tenere a bordo i rifiuti che finiscono nelle reti e conferirli in appositi spazi predisposti nei porti italiani.

Ma Salvamare è anche tanto altro: la legge introduce ad esempio una premialità per i pescatori che si rendono protagonisti del recupero e conferimento dei rifiuti in porto. Nel corso dell’esame in commissione abbiamo anche ottenuto che la possibilità di raccogliere liberamente i rifiuti valga anche in laghi, fiumi, lagune. E abbiamo previsto che le associazioni di promozione sociale, quelle sportive di subacquei e i centri diving potranno essere protagoniste della pulizia. Lo stesso varrà anche per la flotta del consorzio Castalia, che oggi opera in convenzione con il Ministero dell’Ambiente solo per la pulizia dei mari da idrocarburi: quando Salvamare sarà legge, Castalia potrà anche raccogliere rifiuti solidi galleggianti, inclusa la plastica.

Grazie a un emendamento condiviso all’unanimità dalla commissione Ambiente, insieme alle altre biomasse vegetali spiaggiate, anche la Posidonia, preziosa pianta marina, potrà essere raccolta correttamente e rimessa in natura, salvaguardando il recupero di sabbia e altri materiali di origine antropica. Abbiamo anche esteso il provvedimento per la pulizia degli argini di laghi e fiumi dal legname, favorendo il recupero di questi materiali. L’approvazione di apposite linee guida garantirà poi ai nostri ricercatori di svolgere il proprio lavoro di monitoraggio e ricerca in mare anche attraverso immersioni subacquee, condizione che oggi viene loro impedita.

La legge si inserisce appieno nell’alveo della normativa europea sulla riduzione dei rifiuti, degli agenti inquinanti e dell’usa e getta, inclusa la recente direttiva che ha messo a bando alcune stoviglie monouso e dovrà essere recepita dai Paesi dell’Unione entro il 3 luglio 2021.

Con Salvamare l’Italia compie un altro importante passo avanti verso la cultura della cura degli ecosistemi, della riduzione dei rifiuti, del riutilizzo, riciclo e recupero di materia. Sosteniamo chi opera concretamente in favore dell’ambiente e diffondiamo la cultura della sostenibilità: ora avanti tutta con l’approvazione al Senato!

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Fonte Il Blog delle Stelle

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