Il fungo che attiva il bottone di autodistruzione del cancro

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Una nuova versione sintetizzata di un composto fungino potrebbe essere un nuovo potente strumento contro il cancro.

Tutte le cellule del corpo umano hanno tutte una data di scadenza, ma quelle della varietà cancerosa usano qualche astuzia per sopravvivere e continuare a diffondersi in tutto il corpo.

Così gli scienziati dell’Università di Tokyo hanno sviluppato una versione sintetica di un composto fungino che potrebbe riattivare il gene che normalmente spingerebbe queste cellule all’autodistruzione.

Il fatto è che tutte le cellule subiscono una forma di morte programmata chiamata apoptosi. Questo è molto importante perché così aprono la strada a cellule più fresche e più sane. Ma le cellule tumorali sono in grado di evitare questo destino, continuando a moltiplicarsi per formare tumori.

Mirare a questo meccanismo e iniziare l’apoptosi nelle cellule tumorali è sempre stato uno degli obiettivi della ricerca scientifica. E in un composto naturale trovato nella specie fungina Ascochyta, gli scienziati hanno scoperto la possibilità che cercavano.

Precedenti esperimenti avevano dimostrato che questo composto, chiamato FE399, poteva innescare l’apoptosi in cellule tumorali, ma era stato testato solo in vitro. Questo perché la natura complessa del composto rendeva difficile riprodurlo in quantità elevate. L’estrazione naturale di FE399 dal fungo non era un’opzione praticabile, creando un blocco significativo per l’uso di questo promettente composto anticancro.

Ma il team dell’Università di Tokyo era determinato a trovare una via d’uscita e si prefiggeva di sviluppare una versione sintetica del composto per aprire la strada alla produzione di massa. Così il team ha iniziato identificando la struttura complessa del composto. Poi sono seguiti un lungo processo di tentativi ed errori fino a quando non ci fu la svolta.

Mentre sono necessari ulteriori test per studiare l’efficienza di questa versione sintetica di FE399 nella lotta contro i tumori di diversi tipi, il team ha assicurato che questo composto si può produrre in massa.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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