Il Modello Bertolaso fa acqua da tutte le parti. Ecco l’ennesima testimonianza: un lombardo classe 1940, che il vaccino lo ha f…

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Il Modello Bertolaso fa acqua da tutte le parti.
Ecco l’ennesima testimonianza: un lombardo classe 1940, che il vaccino lo ha fatto al Fatebenefratelli di Milano, senza appuntamento.

“Una mia amica mi aveva avvisato che se avanzano le dosi, la sera le danno anche senza appuntamento – racconta –. Siccome mi ero iscritto il primo giorno sulla piattaforma, ma non avevo ricevuto alcuna risposta, ho provato. Sono andato una prima volta alle 17, ma non sono stato furbo: invece di attaccarmi alla porta dell’ambulatorio, mi sono seduto sulle sedie, ma sono arrivate 4 persone e mi sono passate davanti. Le dosi avanzate erano 4, non sono riuscito a farla”.

Ma non si è dato per vinto: “Sono tornato il giorno dopo: eravamo in 4, ma le dosi erano 3. Allora il medico, gentilissimo, dopo aver controllato che avessi più di 80 anni, mi ha detto di tornare l’indomani. Così ho fatto ed ero in lista”.

Carlo lo ha comunicato tra agli amici: “Ho chiesto per mia moglie, ma ha 75 anni, mi hanno detto no. Allora ho chiamato alcuni amici: uno è andato ieri, ma è arrivato tardi. E la moglie si è anche arrabbiata!”.
E per la seconda dose? Come fanno a ottenerla, se sono fuori lista? “Sono organizzati. Ti danno un foglietto di carta, con la firma del medico e l’appuntamento”, spiega. “Ma mi raccomando non mettete nei guai quei dottori. Lo fanno perché altrimenti le dosi andrebbero sprecate. Son bravi”.

La Lombardia così rischia di ritrovarsi tutte le sere anziani che fanno la posta ai medici. Over 80 costretti a fare file clandestine, tentando la fortuna. Eppure, in altre Regioni, esistono sistemi che permettono di usare tutte le dosi inutilizzate giornalmente, sfruttando le liste di riserva. Senza umiliare le persone.

Quello che sta accadendo in Lombardia a causa di chi li governa è davvero umiliante.
Chi rientra nelle categorie prioritarie è ancora a casa senza vaccino oppure è costretto a tutto questo. Mentre centinaia di cittadini che non rientravano tra le categorie protette si sono iscritti a quello schifo di piattaforma, ed alcuni sono anche riusciti a farlo, sottraendo dosi agli anziani.
E mentre sono incapaci di vaccinare gli anziani ed i malati oncologici (per loro le vaccinazioni non sono ancora nemmeno partite), oggi in pompa magna il trio dell’astronave verrà a raccontarci che partiranno le vaccinazioni di chi lavora,
(mentre lasciamo chi ha la priorità ad elemosinare in fila fuori dagli ospedali senza appuntamento).
É la dichiarazione del LORO fallimento nella gestione della macchina pubblica.

Ma che società siamo se non tuteliamo prima chi e più fragile e a rischio?

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Fonte Dario Violi on Facebook

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