Il primo cuore artificiale eterno

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Quasi 4.000 persone solo negli Stati Uniti sono in attesa di un trapianto di cuore. E in media, ci vogliono circa sei mesi per ottenerne uno, durante i quali molti pazienti muoiono.

I ricercatori hanno cercato per decenni di creare un cuore artificiale. Quelli che sono ora disponibili sono miracoli della tecnologia medica, ma non sono permanenti. Costruirne uno che imiti un cuore reale e che funzioni per un lungo periodo di tempo, senza rompersi o causare infezioni, è incredibilmente difficile.

Il primo cuore artificiale, AbioCor, ha ottenuto l’approvazione limitata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti nel 2006. È stato impiantato in sole 15 persone e non è più disponibile. Ha circa le dimensioni di un pompelmo, ed era troppo grande per adattarsi ai bambini e a molte donne.

Solo un cuore artificiale, prodotto da SynCardia, è attualmente disponibile negli Stati Uniti. E’ pensato per essere una soluzione temporanea mentre i pazienti aspettano un trapianto di cuore. Richiede che le persone portino con sé un compressore d’aria esterno in uno zaino che pompa il cuore artificiale impiantato dall’esterno.

Anche altre aziende, come Cleveland Heart e la francese Carmat, hanno cercato di costruire un cuore completamente artificiale. L’anno scorso i ricercatori svizzeri hanno riferito di averne stampata una in 3D, che però ha iniziato a degradarsi dopo soli 45 minuti.

Ed è qui che arriva l’innovazione.

Sanjiv Kaul e il suo team dell’Oregon Health and Science University, stanno sviluppando un cuore artificiale dal design estremamente semplice. Contiene un unico pezzo in movimento senza valvole. Questo potrebbe essere il primo dispositivo a durare per il resto della vita di una persona.

Questo cuore artificiale crea un flusso sanguigno che imita un impulso naturale. Sostituisce due ventricoli del cuore umano con un tubo di titanio contenente un’asta cava che si muove avanti e indietro. Questo movimento di ritorno e di caduta spinge il sangue ai polmoni in modo da poter estrarre l’ossigeno e poi spostare il sangue ossigenato attraverso il resto del corpo.

Sembra incredibilmente semplice, e proprio questo sistema cosi banale può superare i limiti dei precedenti cuori artificiali.

Un primo prototipo del loro cuore artificiale è stato testato nelle vacche e non ha dato alcun problema o effetto collaterale. Ora è in fase di test una versione più piccola, abbastanza piccola da poter essere usata in bambini di appena 10 anni.

Se funzionerà, sarà impiantato nelle persone e sarà una rivoluzione.

Kaul pensa che il dispositivo potrebbe essere disponibile per i pazienti tra cinque anni o anche prima. Quando si fanno pronostici di questo tipo si sbaglia sempre. Fino a qualche anno fa non avevamo minimamente idea di come fare.

Ora è in fase di sperimentazione anche la batteria. Probabilmente dovrà essere caricato con un piccolo pacco batteria portatile all’esterno del corpo. Ma la speranza è che una batteria più piccola e più efficiente possa essere impiantata sotto la pelle e ricaricata dall’esterno. Anche qui c’è molta speranza. Qualche hanno fa la batteria necessaria era grande come un tavolino, ora entra in un piccolo zaino. Tra poco sarà possibile l’impossibile.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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