Interventi sul processo penale

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La riforma del processo penale è uno degli obiettivi concordati con l’Unione europea per accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In merito, il Parlamento ha approvato la legge n. 134 del 2021, che delega il Governo ad operare, entro un anno, una significativa riforma del codice di procedura penale con l’obiettivo di accelerare il processo penale anche attraverso una sua deflazione e la sua digitalizzazione. Misure sono rivolte al potenziamento delle garanzie difensive e alla tutela della vittima del reato. Una innovativa disciplina concerne la ragionevole durata del giudizio di impugnazione, del quale è prevista l’improcedibilità in caso di eccessiva durata. In attuazione della delega, il Governo ha trasmesso alle Camere lo schema di decreto legislativo A.G. n. 414, sul quale le Commissioni competenti hanno espresso un parere favorevole. La delega deve essere esercitata entro il 18 dicembre 2022.
Nel corso della XVIII legislatura, peraltro, sono entrate in vigore disposizioni di riforma della disciplina delle intercettazioni (decreto-legge n. 161 del 2019), è stata affermata l’inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con l’ergastolo (legge n. 33 del 2019) ed è stato emanato il decreto legislativo n. 188 del 2021, per dare compiuto adeguamento della normativa nazionale alla direttiva (UE) 2016/343, sul rafforzamento di taluni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo penale.

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Fonte Camera dei deputati – Attività parlamentare nella XVII Legislatura

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