La prima città che vieta la pubblicità di carne

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La città olandese di Haarlem è destinata a diventare la prima al mondo a vietare la pubblicità di carne a causa del suo impatto sui cambiamenti climatici.

La città di 160.000 abitanti, vicino ad Amsterdam, ha accettato di bandire la pubblicità di carne da allevamento intensivo in luoghi pubblici come autobus, pensiline, manifesti etc…a partire dal 2024.

“Sarà la prima città nei Paesi Bassi – e in effetti in Europa e nel mondo – a vietare la pubblicità di carne “cattiva” nei luoghi pubblici”, Ziggy Klazes, consigliere del partito GroenLinks (Verde-Sinistra) che ha redatto la legge.

Il divieto prenderebbe di mira tutta la “carne a buon mercato proveniente da allevamenti intensivi”, ha detto Klazes, aggiungendo, “per quanto mi riguarda, ciò include annunci di catene di fast food”.

Amsterdam e L’Aia hanno già vietato la pubblicità di viaggi aerei, automobili a benzina e combustibili fossili, ma ora Haarlem aggiungerà carne a quella lista.

Il divieto è stato criticato dall’industria della carne olandese e da alcuni partiti politici che lo vedono come una forma di censura e stigmatizzazione dei mangiatori di carne. “Vietare la pubblicità per motivi politici è quasi dittatoriale”, ha affermato in una nota Joey Rademaker, consigliere di Haarlem per il partito di destra BVNL.

L’ente olandese dell’industria della carne, la Centrale Organisatie voor de Vleessector, ha affermato che le autorità di Haarlem “si sono spinte troppo oltre nel dire alla gente cosa è meglio per loro”. Il settore ha recentemente lanciato la propria campagna chiamata “Netherlands Meatland” per promuovere il consumo di carne.

Sappiamo ormai che l’industria della carne contribuisce alla deforestazione, ai cambiamenti climatici e alle emissioni di gas serra, alla perdita di biodiversità ed ecosistemi ed è uno dei principali utilizzatori di acqua dolce. Secondo l’ufficio statistico centrale olandese, circa il 95% degli olandesi mangia carne, di cui il 20% ogni giorno.

Altri paesi stanno vietando la pubblicità per alcuni tipi di alimenti, compreso il cibo spazzatura, anche se per motivi di salute piuttosto che per il clima. La Gran Bretagna vieta la pubblicità televisiva di cibi ricchi di grassi, zucchero e sale prima delle 21:00 dal 2023 per aiutare a ridurre l’obesità infantile. Singapore invece ha vietato la pubblicità delle bevande zuccherate più malsane.

 

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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