L’App che geolocalizza la spazzatura

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Litterati è un’app per dispositivi mobili che vuole rendere la raccolta di rifiuti un evento di tutta la comunità.

Moltissime volte abbiamo trovato lungo le strade e marciapiedi lattine, bottiglie, carte e sacchetti di plasrtica. Litterati offre a chiunque la possibilità di scattare una foto, taggarla e gettare via il rifiuto.  L’idea è quella di creare un database globale di ciò che non viene smaltito correttamente per ottenere una migliore comprensione del problema.

L’app è molto semplice da utilizzare: vedi un rifiuto gettato in terra? Scatta una foto e taggala. L’app applicherà un tag geografico.

Litterati consente a chiunque quindi di identificare, mappare e raccogliere i rifiuti. L’azienda creatrice di Litterati crede che ci sia un grande potere nei dati e sfrutta tali dati per capire non solo la fonte, ma la soluzione a uno dei maggiori problemi dell’umanità. “Ogni città del mondo ha un’impronta digitale unica sui rifiuti e quell’impronta digitale fornisce sia la fonte del problema sia il percorso verso la soluzione”, ha affermato Kirschner Ceo dell’app.

Le informazioni raccolte da Litterati possono aiutare i governi locali a comprendere le lacune della propria infrastruttura, come un numero scarso di bidoni della spazzatura in un particolare quartiere sovraccarico di spazzatura, o incoraggiare le aziende a ridisegnare la propria confezione del proprio prodotto, oltre a incidere sui cambiamenti comportamentali sia a livello collettivo che individuale.

La comunità di Litterati è particolarmente forte nei Paesi Bassi, e un utente esperto di Litterati, Dirk Groot, ha notato un eccesso di involucri del prodotto contro la tosse “Antaflu”. Ha organizzato così la raccolta di questi involucri e presentato i dati al CEO della società produttrice, che ora sta lavorando per cambiare gli involucri del prodotto.

Un’ulteriore azione organizzata dai bambini di una scuola ha rivelato che la maggior parte dei 1.240 rifiuti vicino la propria scuola si trovavano in involucri di plastica. I bambini stessi si sono organizzati per bandire la plastica dai loro pranzi scolastici.

Di seguito i paesi attivi che utilizzano l’app e gli articoli più comunemente taggati.

Armati di dati e determinazione, abbiamo il potere di influire sul cambiamento!

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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