Ma non era la manovra delle tasse?

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Ma non era la manovra delle tasse?!?!

Dopo il Decreto Dignità, il Reddito di Cittadinanza, Quota 100, la proroga dell’Ape sociale e di Opzione Donna e la tassa al 15% per le Partite Iva sotto i 65.000 euro di fatturato, è il turno del taglio al Cuneo Fiscale, 3 miliardi di euro per 16 milioni di lavoratori dipendenti che vedranno aumentare le loro buste paga.

Non sono briciole, ma soldi veri, se pensiamo che gli aumenti saranno di:

⭐ 240 euro annui per la fascia di reddito compresa tra gli 8.000 e i 26.000 euro lordi (lavoratori che già beneficiano di un bonus Irpef da 960 euro annui)

⭐ 1.200 euro annui per chi percepisce tra i 26.000 e i 28.000 euro lordi

⭐ da 1.200 a 960 euro annui per chi è compreso tra i 28.000 e i 35.000 euro lordi

⭐ da 960 euro a scalare per la fascia 35.000 – 40.000

Ma non è finita qui. Il taglio del cuneo, che partirà da luglio di quest’anno, è solo la premessa ad una più generale riforma dell’Irpef che stiamo studiando da alcuni mesi e che porterà risparmi ancora più consistenti per il ceto medio, senza dimenticare i pensionati e gli incapienti (coloro che non pagano tasse perché percepiscono redditi molto bassi).

È una riforma epocale che partirà nel 2021 e con la quale proveremo a ridurre da 5 a 3 le aliquote Irpef e ad introdurre il quoziente familiare, così da rendere più snello e moderno il sistema fiscale italiano.

Lavoratori, pensionati, precari, disoccupati: chi è stato colpito dalle politiche di austerità dei governi passati sarà sempre al centro della nostra azione politica.

L’articolo Ma non era la manovra delle tasse? proviene da Il Blog delle Stelle.

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