Prodotti a noleggio, la startup che rimodella le abitudini di consumo

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Quando avete fatto l’ultima volta un acquisto di un prodotto che avete usato solo sporadicamente, conservandolo solo per evitare di buttarlo?

Da questo punto di partenza, la startup statunitense Tulu sta rivoluzionando il concetto di proprietà, offrendo prodotti a noleggio per condomini, aziende, hotel etc… I prodotti vanno dagli aspirapolveri alle macchine fotografiche, dai proiettori home theater alle macchine per waffle, detergenti, e molto altro.

Fondata nel 2018 dall’architetto Yishai Lehavi e dall’imprenditrice Yael Shemer, Tulu opera in 26 città negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito.

Il modello di business di Tulu si basa sull’obiettivo fondamentale della circolarità, mirando a mantenere i materiali in uso il più a lungo possibile. Il principio fondamentale è la non necessità di possedere molti degli oggetti che utilizziamo solo occasionalmente. Dato che ogni oggetto viene utilizzato più volte da diverse persone, la riparazione è una parte integrante della cultura di Tulu. Shemer ha dichiarato: “Siamo abili nel sostituire solo le parti danneggiate, come tubi flessibili negli aspirapolvere o detergenti per tappezzeria, anziché sostituire l’intero dispositivo.”

Il programma si rivela altamente efficace anche per le aziende produttrici, con le quali Tulu collabora, tra cui Hoover, Bosch e Dremel. Grazie a un’apposita app, queste aziende possono accedere mensilmente ai report forniti da Tulu, che contengono informazioni dettagliate redatte dagli utenti sull’utilizzo reale dei prodotti, sulla durata dei singoli componenti e su suggerimenti per migliorare il prodotto stesso.

Questi dati offrono ai marchi un feedback tempestivo e imparziale dagli utenti, consentendo loro di apportare miglioramenti ai propri prodotti. Il rapporto diretto con numerose aziende ha permesso a Tulu di promuovere politiche che incentivano nuovi modelli di design, orientati a garantire una maggiore longevità e riparabilità del prodotto attraverso una semplice separazione dei componenti.

Questa politica, naturalmente, scoraggia la sovraproduzione e riduce eventuali surplus a scapito dell’ambiente e dell’economia. Al contrario, si basa su una visione che assicura alle aziende una continuità nella produzione, riducendo gli sprechi e la necessità di gestire prodotti in eccesso. Ciò si traduce in vantaggi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Il canale diretto con le aziende ha permesso a diversi partner di Tulu di riconsiderare il design dei loro prodotti, potenziando la durabilità e abbracciando la riparabilità, in linea con i principi etici generali della sostenibilità e della longevità, come ha sottolineato Shemer.

Davvero un’idea vincente che le nostre aziende dovrebbero prendere come riferimento, perchè il futuro è condivisione e circolarità. 

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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