Uccisi dalla plastica

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Quelli marini sono particolarmente a rischio, ma non si salva nessun animale. Tutti sembrano aver plastica nello stomaco. Nessuno escluso.

Ma a questo si aggiungono le ferite da plastica.

Si, perché la plastica non solo viene mangiata, ma gran parte viene inghiottita, si blocca nella gola, altra come sacchetti, buste, fili o reti, si avvolgono intorno al collo, causando ferite profonde e lacerando la carne.

La plastica si spezza, si rompe, fino a diventare micro-plastica e rientrare nei nostri piatti. La plastica si rompe nell’ambiente naturale e continua a causare problemi per molti anni.

Noi cosa possiamo fare da domani mattina?

Scegliere aziende consapevoli, che guardano all’ambiente come una risorsa, un tesoro. Ce ne sono e sono fantastiche. Ma dobbiamo dargli una mano. Altrimenti vedremo i nostri oceani colmi di rifiuti galleggianti. Sarà impossibile pescare, farsi il bagno, l’odore diventerà nauseabondo, gli animali marini spariranno.

La produzione deve cambiare.

Basta andare in un supermercato e ci si ritrova nel trionfo della plastica. Questa è una lotta che dobbiamo portare avanti a tutti i costi. Tutti noi siamo a rischio di estinzione causa plastica.

Quando comprate, scegliete bene,è lì che si fa la vera politica.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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