Il virus della disuguaglianza

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Durante la pandemia, i dieci uomini più ricchi del mondo hanno visto la loro ricchezza complessiva aumentare di 540 miliardi di dollari. Ciò ha portato un aumento della disuguaglianza globale mai registrato. E’ ciò che emerge dall’ultimo rapporto della Oxfam, pubblicato ieri.

“L’aumento della disuguaglianza significa che per le persone che vivono in povertà potrebbe volerci almeno 14 volte più tempo per tornare ai livelli pre-pandemici rispetto a quanto ci hanno messo i primi 1.000 miliardari, per lo più maschi bianchi”, spiega Oxfam. In quest’ultimo caso, sono stati necessari circa 9 mesi. Nella fattispecie opposta, potrebbero essere necessari 126 mesi, dieci anni e mezzo.

La ricchezza totale dei miliardari ha raggiunto 11,95 trilioni di dollari a dicembre 2020, equivalente alla spesa totale per il recupero del Covid-19 dei governi del G20. A meno che non si affronti la crescente disuguaglianza, nel 2030 mezzo miliardo di persone in più potrebbe vivere in povertà con meno di 5,50 dollari al giorno rispetto all’inizio della pandemia.

Danny Sriskandarajah, CEO di Oxfam Regno Unito, ha dichiarato: “Il virus ha colpito un mondo già profondamente disuguale e senza un’azione urgente per far funzionare le nostre economie per tutti, le cose sono destinate a peggiorare molto. Miliardi di persone vivevano al limite quando è iniziata la pandemia e non avevano risorse o supporto per resistere a questa violenta tempesta. Nei paesi di tutto il mondo vediamo persone che lottano per sfamare le proprie famiglie e mantenere un tetto sopra la testa, mentre un lavoro retribuito diventa più difficile da trovare. Allo stesso tempo, un numero esiguo di persone ha intascato più soldi in 9 mesi di quanto potrebbe spendere in una vita. Questi fatti sono vergognosi. I governi non possono continuare a guardare dall’altra parte, devono agire. Una tassazione equa per i più ricchi potrebbe aiutare con la ripresa globale, raccogliere più fondi per combattere la povertà e contribuire a formare società più eque “.

Oxfam ha anche commissionato un’indagine globale su 295 economisti di 79 paesi. Quasi 9 su 10 (87%) degli intervistati – tra cui Jeffrey Sachs, Jayati Ghosh e Gabriel Zucman – hanno affermato di aspettarsi un aumento della disparità di reddito nel proprio paese a causa della pandemia. Più della metà ritiene che la disuguaglianza di genere aumenterà e più di due terzi pensa lo stesso per la disuguaglianza razziale.

Il rapporto di Oxfam rivela come la pandemia stia ampliando le divisioni economiche, razziali e di genere:

  • Le donne sono le più colpite, ancora una volta. Gli effetti economici della pandemia stanno allontanando le donne dal posto di lavoro e invertendo decenni di progresso per la partecipazione alla forza lavoro. La sovra rappresentazione delle donne nei lavori precari e mal pagati che sono stati colpiti più duramente dalla crisi significa che 112 milioni di donne in più rischiano di perdere il loro lavoro o il loro reddito. Allo stesso tempo, le donne costituiscono la maggior parte della forza lavoro sanitaria e sociale globale – lavori essenziali ma mal pagati, sottovalutati e che mettono le donne anche a maggior rischio di Covid-19.
  • La disuguaglianza costa vite. In un certo numero di paesi, la pandemia ha evidenziato una grave disuguaglianza sanitaria basata su razza, etnia e reddito. Le prove suggeriscono che i neri, gli afro-discendenti e le popolazioni indigene sono tra coloro che hanno maggiori probabilità di contrarre il Covid-19 e di subire le peggiori conseguenze. Ad esempio, gli afro-discendenti in Brasile hanno il 40% in più di probabilità di morire di Covid-19 rispetto ai bianchi. I registri mostrano che i tassi di mortalità da Covid-19 nelle regioni più povere dell’Inghilterra sono il doppio di quelli delle aree più ricche, mentre sia i tassi di infezione che di mortalità sono più elevati nelle aree più povere di paesi tra cui Francia, India e Spagna.

Una tassa sui profitti in eccesso realizzati dalle 32 società che hanno guadagnato di più potrebbe raccogliere 104 miliardi di dollari nel 2020. Ciò sarebbe sufficiente per fornire indennità di disoccupazione a tutti i lavoratori e sostegno finanziario a tutti i bambini e gli anziani nei paesi a basso e medio reddito. Tali tasse sono pratiche oltre che necessarie. Nel dicembre 2020, l’Argentina ha approvato un prelievo una tantum sui super ricchi per aiutare a pagare le misure Covid-19, compreso l’acquisto di forniture mediche e aiuti per le piccole e medie imprese in difficoltà.

Sriskandarajah ha dichiarato: Dovremmo chiedere a coloro che possono permetterselo di pagare la loro giusta quota. Siamo in un punto cruciale della storia umana. Non possiamo accettare che il virus aggravi la disuguaglianza che era già fuori controllo.”

La pandemia di coronavirus ha esposto, alimentato ed esacerbato le disuguaglianze esistenti di ricchezza, genere e razza. Questa crisi ha messo a nudo i problemi del nostro difettoso sistema economico globale in cui pochi ricchi prosperano, mentre milioni di persone lottano per sopravvivere.

Siamo a un punto cruciale della storia umana. L’umanità ha un incredibile talento, un’enorme ricchezza e un’immaginazione infinita. Dobbiamo mettere queste risorse al lavoro per creare un’economia che benefici tutti, non solo i pochi privilegiati. Anche per questo un reddito di base universale è di sicuro la strada verso un mondo più equo e più sano.

Vi ricordiamo di firmare la petizione dei cittadini europei per il reddito di base universale. Tutte le informazioni sono qui. 

 

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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