Il raccordo tra l’ordinamento italiano e i processi normativi dell’UE concerne, in linea generale, due aspetti distinti sebbene complementari: per un verso, la partecipazione delle istituzioni nazionali, e in particolare del Parlamento, alla formazione delle politiche e delle decisioni dell’UE (cd. fase ascendente) e, per altro verso, l’attuazione della normativa europea sul piano interno (cd. fase discendente).
Con riguardo alla fase discendente, la legge n. 234 del 2012 ha riorganizzato il processo di recepimento della normativa europea prevedendo, in particolare, lo sdoppiamento della legge comunitaria annuale in due distinti provvedimenti: la legge di delegazione europea, il cui contenuto è limitato alle disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive comunitarie, e la legge europea che contiene più in generale disposizioni volte a garantire l’adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo.
Si tratta di strumenti legislativi aventi un contenuto proprio – dettagliatamente definito dalla legge n. 234 -, che è finalizzato a garantire il puntuale adempimento degli obblighi comunitari nonché ad escludere l’inserimento nei disegni di legge europei di materie estranee che possono incidere negativamente sul tempestivo adeguamento dell’ordinamento italiano.
Con riguardo alla fase discendente, la legge n. 234 del 2012 ha riorganizzato il processo di recepimento della normativa europea prevedendo, in particolare, lo sdoppiamento della legge comunitaria annuale in due distinti provvedimenti: la legge di delegazione europea, il cui contenuto è limitato alle disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive comunitarie, e la legge europea che contiene più in generale disposizioni volte a garantire l’adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo.
Si tratta di strumenti legislativi aventi un contenuto proprio – dettagliatamente definito dalla legge n. 234 -, che è finalizzato a garantire il puntuale adempimento degli obblighi comunitari nonché ad escludere l’inserimento nei disegni di legge europei di materie estranee che possono incidere negativamente sul tempestivo adeguamento dell’ordinamento italiano.
Fonte Camera dei deputati – Attività parlamentare nella XVII Legislatura
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