Prima da chi ha fatto girare le sue immagini per rovinarle la reputazione
Poi dalla mamma della bambina che frequenta la sua stessa scuola, che l’ha ritenuta una poco di buono e non degna di educare sua figlia.
Ed infine dalla Preside della scuola che l’ha licenziata.
La maestra non si è arresa ed ha ottenuto una prima vittoria in tribunale: la dirigente, accusata di violenza privata e diffamazione, è stata condannata a 13 mesi, mentre la madre dell’alunna a 12 mesi.
Una collega della maestra é stata condannata a 8 mesi mentre l’’ex fidanzato aveva già chiesto ed ottenuto un anno di messa alla prova.
✅ Abbiamo introdotto il reato specifico di “Revenge Porn” all’interno del codice penale per punire chi pubblica e condivide contenuti (immagini o video) sessualmente espliciti, destinati a rimanere privati.
La pena si applica anche a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video, li diffonde a sua volta.
✅ Abbiamo previsto percorsi di prevenzione rivolti ai più giovani nelle scuole e di formazione per i docenti.
Incolpare, spettegolare, dileggiare: sono gli indizi che ci segnalano come tutto questo abbia permeato una cultura.
Non esiste al mondo che qualcuno possa giustificare un atto di violenza:
non può esistere culturalmente.
Dobbiamo combattere affinché questa cosa sparisca dalla testa di chiunque.
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Fonte Dario Violi on Facebook