Layer: energia dalla luce ambientale

Tempo di lettura: 2 minuti

Sensori di temperatura, umidità, rilevatori di fumo, schede elettroniche, badge di accesso, apparecchiature domestiche etc… Entro il 2025, il mondo avrà 41,6 miliardi di oggetti collegati, secondo uno studio dell’IDC. Un ritmo di crescita frenetico che pone il problema su come fornire energia a tutti questi dispositivi.

Per bypassare l’utilizzo di pile e batterie al litio, una startup francese, Dracula Technologies, ha sviluppato moduli fotovoltaici organici in grado di generare energia elettrica dalla luce ambientale, naturale o artificiale, anche in condizioni di scarsa illuminazione. L’innovazione di questa start-up di Valenza, vicino Lione, è stata selezionata anche tra i vincitori dei premi per l’innovazione CES 2021 a Las Vegas.

“Le celle solari convenzionali al silicio sono molto efficienti con la luce solare, ma hanno scarse prestazioni all’interno, dove la luminosità è da 10 a 1.000 volte inferiore” , ha affermato Sadok Ben Dkhil, direttore tecnico di Dracula Technologies. Le celle fotovoltaiche organiche  catturano, loro, uno spettro di luce diverso, che le rende più efficaci con lampade LED o fluorescenti, utilizzate principalmente per l’illuminazione di interni.

Il sistema ideato si chiama LAYER, per “Light As Your Energetic Response”, e si basa su processo di produzione di celle fotovoltaiche organiche mediante stampa digitale, con inchiostri da materiali conduttivi, senza l’utilizzo di elementi di terre rare né piombo. I moduli sono costituiti da cinque strati di materiale, alcuni fotosensibili e altri conduttivi, come un millefoglie.

Il tutto è incapsulato su un supporto in PET flessibile in modo da essere completamente resistente alle intemperie o alla polvere, e dotato di connettore che ne permette l’integrazione in qualsiasi supporto. Il modulo può così adottare una forma predefinita. “A differenza delle celle fotovoltaiche al silicio convenzionali, i nostri moduli sono sostituibili e completamente riciclabili “, assicura Brice Cruchon, direttore e fondatore di Dracula Technologies. “Richiedono pochissima materia prima: appena un grammo di materia organica per un metro quadrato di pannello solare”.

Il modulo fornisce una piccola quantità di energia (da 150 a 300 microwatt per 5 cm² e una luminosità da 500 a 1.000 lux, tipicamente quella di una lampada da tavolo), ma questa è più che sufficiente per rendere un sensore autonomo in energia.

Frutto di sette anni di ricerca e sviluppo, la tecnologia di Dracula Technologies è protetta da 6 brevetti ed è stata oggetto di una sessantina di pubblicazioni scientifiche. Associata a partner come il CNRS, l’Università di Aix-Marseille o Airbus, Dracula Technologies ha appena raccolto 2,2 milioni di euro per avviare la preindustrializzazione della sua tecnologia.

A questo link un video di presentazione del sistema “Layer”: https://youtu.be/I8pmklLd0ds

A questo link è possibile acquistare i demokit “Layer”: https://dracula-technologies.com/demokit/

Leggi Tutto

Fonte Il Blog di Beppe Grillo

Commenti da Facebook
(Visited 11 times, 1 visits today)
Vai alla barra degli strumenti