LE CHAT CHE INCHIODANO I COMMERCIALISTI DELLA NUOVA LEGA DI SALVINI Ricordate? 800mila euro per un capannone di Cormano che po…

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LE CHAT CHE INCHIODANO I COMMERCIALISTI DELLA NUOVA LEGA DI SALVINI

Ricordate? 800mila euro per un capannone di Cormano che pochi mesi prima era stato comprato per soli 400mila euro.

Per i contabili in Parlamento della nuova Lega di Matteo Salvini, Di Rubba e Manzoni e per l’imprenditore Barachetti è stato richiesto dai Pm il processo immediato.
Il commercialista Scillieri ed il cognato Barbarossa hanno chiesto di poter patteggiare.

Per il capannone di Cormano hanno architettato il gioco delle 3 carte: tre buste preparate dal commercialista Scillieri con tre offerte immobiliari, ma solo una, secondo l’accusa, è quella giusta ed è già stata decisa, le altre servono per rendere la gara lecita.

Sono disponibili delle chat ed email che i magistrati milanesi hanno acquisito dai colleghi di Genova che indagano sul presunto riciclaggio dei 49 milioni.

Emerge come tutto fosse già stato pianificato, rafforzando l’ipotesi della Procura e l’accusa di turbata libertà nella scelta del contraente.
Nei piani dei contabili della Lega, Lfc avrebbe dovuto acquistare il capannone dalla società Paloschi, il cui curatore fallimentare era Scillieri e non, come poi avverrà, da Andromeda amministrata da Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri.

Il Piano andò in fumo e fu corretto in corsa poiché le 3 buste vennero consegnate non sigillate a un funzionario pubblico, il quale subito chiama allarmato il presidente di Lfc che in quel momento è Alberto Di Rubba.

“In una chat del 24 ottobre 2016 i commercialisti della Lega già pianificano la “spartizione del denaro”. Si legge: 400mila il capannone, 400mila la ristrutturazione. L’edificio sarà acquistato per 800mila euro da Lfc. Il denaro poi triangolato tornerà, secondo i pm, ai vari protagonisti e alle loro società.

Nello stesso mese di ottobre, Di Rubba scrive a Manzoni di aver detto a “Scillo” – nomignolo dato al commercialista Michele Scillieri –, di procurare le tre offerte immobiliari. E arriviamo così all’intoppo che rischia di far naufragare l’affare. Delle tre buste parla già Sostegni in uno dei suoi verbali. Spiega ai magistrati di essersi messo a tavolino con Scillieri per trovare altre due offerte da affiancare a quella dell’immobile di Cormano che in quella data è ancora in pancia alla società Paloschi avviata al fallimento. Vengono selezionati altri due immobili della stessa metratura di quello di Cormano. Uno viene scelto sulla piattaforma online Immobiliare.it, il secondo è riferibile a una società della famiglia Coraglia, molto nota a Milano. Sostegni va nella sede di Lfc e consegnate la buste aperte, se ne va. Il resto del racconto lo fanno le chat.

Saputo dell’intoppo, Di Rubba scrive a Manzoni. Il testo recita così: le buste sono aperte non le ha chiuse, grande problema! Subito dopo, Di Rubba scrive a Scillieri. Dal messaggio si comprende che il contabile leghista è infuriato con Scillieri. Della sua arrabbiatura Di Rubba parla con Manzoni che chiude il messaggio così: hai fatto bene. A questo punto il piano viene modificato. Non sarà più la società Paloschi a vendere a Lfc. L’immobile prima passerà alla società Andromeda che poi lo venderà a Lfc.”
Il resto è storia.

Da un articolo di D. Milosa

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Fonte Dario Violi on Facebook

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