Pavia, appalti truccati sulle ambulanze QUATTRO ARRESTI – AI DOMICILIARI BRAIT, DG DELL’ASST DI PAVIA ED EX TESORIERE LOMBARDO D…

Tempo di lettura: 2 minuti

Pavia, appalti truccati sulle ambulanze
QUATTRO ARRESTI – AI DOMICILIARI BRAIT, DG DELL’ASST DI PAVIA ED EX TESORIERE LOMBARDO DI FORZA ITALIA

Appalti vinti con offerte inferiori anche del 55% rispetto ai costi, dipendenti obbligati a fornire “lavoro volontario”, ambulanze non sanificate, prestazioni mai eseguite.
C’è di tutto nell’inchiesta della Procura di Pavia che ieri ha portato ai domiciliari tra gli altri il dg dell’Asst Pavia, Michele Brait, già TESORIERE di FORZA ITALIA in Lombardia e i fratelli Antonio e Francesco Calderone, messinesi, ritenuti dall’accusa gli amministratori occulti della First Aid One Italia, cooperativa con sede legale a Pesaro e sede operativa a Bollate (Mi). Una costola del consorzio First Aid One Italia di Messina.

Un nome noto nel mondo del soccorso, quello dei Calderone. Un universo che tra Asst, Ats e, soprattutto, il servizio di pronto soccorso del 118 Areu, in Lombardia muove appalti per centinaia di milioni. Al centro dell’indagine, una gara del 2017 per i trasporti sanitari “secondari”.
Quella gara, importo base di 2.293.000 euro per tre anni, se l’era aggiudicata la cooperativa First. Una vittoria facile, visto che, stando alla ricostruzione della Procura, era stata l’unica partecipante.

Croce Rossa e altre 25 associazioni si erano rifiutate di concorrere, sostenendo che l’Asst (cioè Brait) avesse fissato tariffe inferiori anche del 45% rispetto a quelle applicate nel 2006, insufficienti a coprire i costi del personale. Su quella base d’asta poi First aveva praticato un ulteriore ribasso del 10,3%. Un prezzo insostenibile per tutti. Tranne per i Calderone, che, per i pm, ammortizzavano da una parte non fornendo i servizi (48 le prestazioni contestate, tra le quali la mancata sanificazione dei mezzi), dall’altra costringendo i dipendenti a lavorare gratis. Un giochino che non ha mai insospettito l’Ats, l’agenzia del Pirellone che deve vigilare sugli appalti degli ospedali.

Che i lavoratori non fossero abbastanza sembra essere una costante della First, la quale solo pochi giorni fa lanciava un appello per la ricerca di 45 soccorritori, avendo appena vinto l’appalto dell’Asst Bergamo Est per la gestione del parco mezzi dell’azienda sanitaria di Seriate.

Sulla gestione del personale – che a volte è dipendente, altre volontario (pratica vietata per legge) – di First e suoi interessi coincidenti con altre realtà del soccorso formalmente indipendenti, si mormorava da tempo: “Ero un assunto di Maria Bambina (un’Organizzazione di Volontariato, Odv), ma mi obbligavano a fare il volontario per First. Tutti dovevamo farlo per contratto”, racconta un soccorritore. Per capire il perché della commistione, bisogna tenere presente che solo le Odv (Maria Bambina) possono partecipare ai bandi del soccorso, mentre non possono farlo le cooperative (First).

E infatti, Maria Bambina in questi giorni è in lizza per il bando di Areu (120 milioni di euro l’anno per tre anni) per le postazioni di pronto soccorso. L’Odv ha presentato offerte per oltre 40 postazioni, il che significa avere a disposizione 4 mila persone. Non male per un’associazione che un anno fa era sull’orlo del fallimento e che si è salvata grazie a massicce iniezioni di contante proveniente da donatori esterni.

Di A. Sparaciari

(Feed generated with FetchRSS)

Leggi Tutto

Fonte Dario Violi on Facebook

Commenti da Facebook
(Visited 11 times, 1 visits today)
Vai alla barra degli strumenti